Il volo Malaysia Airlines Mh17 “abbattuto da missile Buk”

La compagnia Malaysia Airlines torna ad avere i riflettori puntati, oltre un anno dopo la scomparsa del volo operato da un Boeing 777-200ER,  lo scorso 2014 e che collegava l’Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur (Malesia) e l’Aeroporto Internazionale di Pechino-Capital (Cina). Nessuno dei 289 passeggeri sopravvisse. Leggendo il rapporto degli ispettori olandesi, ad oggi sappiamo che è precipitato dopo che un missile terra-aria di fabbricazione russa è esploso a meno di un metro dalla cabina di pilotaggio.

Il sistema missilistico Buk è un sistema di missili sviluppati dall’Unione Sovietica e dalla Federazione Russa. Le autorità di sicurezza olandesi (Ovv) sostengono che l’aereo è stato abbattuto da un missile Buk di proprietà dei ribelli pro-russi. l premier ucraino Arseni Iatseniuk ha imputato la colpa dell’accaduto alle forze speciali russe e chiaramente Mosca non ha esitato a rispondere definendo gli autori dell’inchiesta olandese “di parte”. I ribelli di Donetsk affermano: “In quel momento non avevamo alcun sistema anti aereo Buk” (fonte ANSA).

La situazione appare sempre più intrecciata e il fatto che emergano costantemente nuovi dettagli non facilita il lavoro degli investigatori. Dato per certo è che all’epoca del disastro del volo esistevano ragioni ragioni valide per chiudere lo spazio aereo ucraino per motivi precauzionali ma, le autorità ucraine non lo fecero stando a quanto sottolineato nel il rapporto delle autorità di sicurezza olandesi presentato da Tjibbe Joustra, presidente del Dutch Safety Board nella base militare olandese di Gilze-Rijen.