giovedì, Marzo 28, 2024
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Forcella, la morte senza senso di Maikol

L’ennesima vittima del 2015, una delle ultime probabilmente. L’ennesima vittima innocente di questo 2015. Maikol Giuseppe Russo la notte del 31 Dicembre è stato colpito da una pallottola alla testa. La morte l’ha portato via velocemente, i parenti non sono riusciti neanche a dirgli addio. Inizialmente la polizia pensava che Maikol potesse essere coinvolto in affari loschi, uno dei tanti omicidi imputabili alla camorra. Invece, il 27enne napoletano, già sposato e con figli,  era pulito; il suo nome  non compare mai nelle ordinanze di custodia cautelare né nelle intercettazioni ambientali.

Siamo a Forcella, qualche ora prima del cenone di fine anno. Maikol era al bar dove lavora il fratello, “Lo Splendore”. Per festeggiare in anticipo il capodanno, parte la “stesa”, una sfilata di motorini che sfreccia per la strade; una pratica piuttosto diffusa in alcuni quartieri di Napoli, come Forcella o i Quartieri spagnoli. In questa occasione i motorini sono tre, i giovani sono sei. La sfilata arriva in piazza Calenda e spara sfrecciando tra le auto in sosta. Un proiettile si conficca nella parete di uno chalet. Maikol era nascosto dietro un’alta pianta decorativa all’entrata del bar, l’altro proiettile lo colpisce in pieno. Al posto sbagliato, al momento sbagliato. Maikol si accascia a terra, il fratello corre in suo soccorso, le saracinesche del bar si chiudono. Gli amici probabilmente hanno capito subito cosa c’era dietro quella sparatoria senza senso,  poco dopo su Facebook arriverà il loro sfogo. Scrive Marco, il fratello di Maikol: «Mio fratello non ha mai fatto del male a nessuno, rispettava tutti. Questi giornalisti lo hanno definito anche un ex scippatore: mai bene a chi fa calunnie su mio fratello. Lui era un signore e lo sarà sempre. Maikol vive».

La morte di Maikol si aggiunge a quella di tanti giovani che si sono trovati coinvolti in qualcosa che è più grande di loro. Possiamo parlare di caso o di criminalità mal curata: la morte di Genny Cesarano alla Sanità o di Nicola Scarpa ai Quartieri Spagnoli, ucciso da un proiettile sparato dalla figlia di un boss per festeggiare la mezzanotte mentre era affacciato al balcone di casa. E ancora, Giuseppe Veropaumbo, ucciso mentre aspettava la mezzanotte in casa sua giocando a carte a Torre Annunziata.