venerdì, Aprile 19, 2024
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Arabia Saudita, le donne al voto e nelle liste

Per la prima volta oggi le donne dell’Arabia Saudita hanno partecipato alle elezioni sia come candidate che come elettrici, grazie ad un decreto voluto dal re saudita Abdullah bin Abdelaziz,morto lo scorso gennaio. Per far si che questa partecipazione sia almeno in parte in linea con la legge islamica del Paese, le donne hanno dovuto votare in seggi separati da quelli maschili e hanno potuto esporre i propri programmi elettorali soltanto al pubblico femminile.

Questa rigida procedura ha penalizzato le candidature femminili, anche perché il popolo islamico è ancora restio ad accettare questa novità. Un’indagine pubblicata dal Centro studi Esbar ha rivelato che il 72,5 per cento dei sauditi non appoggia la candidatura femminile alle elezioni, l’11,3 percento la sopporta mentre l’8,7 la accetta. Per il 69,5% di coloro che la rifiutano la motivazione è che “questa decisione viola la legge islamica”, mentre per il 63,8% va a ledere le tradizioni e le usanze del Paese. Sul web è apparso un video dove dei giovani manifestanti gridano a squarcia gola «noi non vogliamo le donne candidate», mentre mantengono in mano i cartelloni delle candidate.

Dall’altra parte, invece, c’è chi continua a sostenere e incentiva il popolo femminile: Il ministero degli Affari comunali e dei villaggi ha portato avanti un ampia campagna pubblicitaria per incoraggiare le donne a presentarsi a votare. E, per rafforzare la partecipazione, il servizio di taxi online Uber offrirà alle donne saudite un passaggio gratis fino ai seggi elettorali.

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