giovedì, Aprile 25, 2024
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Arrestato dalle autorità egiziane l’avvocato della famiglia Regeni

Il legale era scomparso mentre si apprestava a partire per Ginevra ed è ora detenuto in un carcere di massima sicurezza

Un clamorosa svolta nel giallo sulla scomparsa dell’avvocato egiziano Ibhrahim Metwaly, consulente legale della famiglia di Giulio Regeni al Cairo: stando a quanto diffuso sui canali social dall’Ecfr, il Coordinamento egiziano dei diritti e delle libertà, Metwaly è stato arrestato dalle autorità egiziane.

La Procura della Sicurezza dello Stato ha deciso una carcerazione preventiva di 15 giorni per l’avvocato Ibrahim Metwaly”, annuncia il Coordinamento. “E’ stata conclusa l’indagine nei suoi confronti per aver pubblicato notizie false ed è stato portato in un carcere di massima sicurezza”, prosegue il comunicato senza fornire altri dettagli. L’Ecrf inoltre aveva precedentemente segnalato che “le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella residenza dell’avvocato a Kafr El-Sheikh e hanno distrutto il mobilio”.

Metwaly era stato fermato la scorsa domenica all’aeroporto, mentre si apprestava a partire per Ginevra, dove avrebbe preso parte alla Conferenza delle Nazioni Unite per relazionare in tema di diritti e libertà umane in Egitto.

Sull’avvocato gravano al momento le accuse di divulgazione di notizie false, danni alla sicurezza della nazione e gestione illegale di un’organizzazione contro la legge e la Costituzione egiziane.
Mohammed Lotfy, direttore dell’Ecrf, respinge tali accuse e chiede l’immediata liberazione dell’uomo. Intanto, la stessa organizzazione è tenuta sotto controllo dalle autorità egiziane e nei giorni scorsi il suo sito internet era stato oscurato.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dichiarato nella relazione presentata al Copasir, la commissione parlamentare per la sicurezza, che l’insediamento nella sede diplomatica italiana a Il Cairo dell’ambasciatore Giampaolo Contini servirà a riallacciare i rapporti con l’Egitto al fine di scoprire cosa ha portato alla morte del giovane ricercatore italiano. Gentiloni precisa inoltre che le informazioni fornite dai servizi di intelligence americani in merito al coinvolgimento dei servizi egiziani nell’omicidio di Regeni avvalorano dati che erano già in possesso delle autorità giudiziarie italiane.

Continua nel frattempo la mobilitazione di Amnesty International: il presidente Antonio Marchesi chiede in una lettera di proseguire con le indagini sulla morte di Regeni, sottolineando a tal riguardo che chiunque tenti di saperne di più viene in qualche modo zittito, come provano l’oscuramento del sito internet dell’Ecrf e l’arresto dell’avvocato Metwaly.

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