Altri furbetti del cartellino escono allo scoperto. Questa volte nell’Asl di Avellino. Dopo un anno di indagini, la polizia di stato li ha sospesi dal servizio e per quattro persone ha anche disposto gli arresti domiciliari. Come da procedura, 21 impiegati con funzioni mediche, amministrative, mediche e paramediche firmavano il cartellino e poi uscivano per pochi minuti o per ore.
L’inchiesta è nata nel 2015 quando furono eseguiti dei controlli negli uffici dell’Asl e molti lavoratori risultarono assenti. Da quel momento più di una telecamera nascosta riprendeva la giornata lavorativa dei dipendenti: cartellini timbrati, assenze ingiustificate e ore di attesa per i pazienti erano la prassi. Molto spesso lasciavano l’ufficio per recarsi con la propria autovettura in altri luoghi, mentre i collegi vidimavano anche per gli assenti. Neanche chi dovrebbe controllare l’ordine si astiene da pratiche illecite: le immagini hanno ripreso una guardia giurata mentre cercava di smontare una delle microtelecamere.
Risultati che per il commissario straordinario dell’Asl di Avellino Mario Ferrante avranno un seguito anche assicura sul piano amministrativo: «Avvierò tutte le procedure per il licenziamento. Sono fatti talmente gravi che richiedono un intervento deciso. Consegnerò tutti gli atti alla Corte dei Conti per verificare il danno erariale perchè bisogna capire che oggi chi ha un posto nella pubblica amministrazione deve salvaguardarlo e comportarsi con lealtà e correttezza».
