venerdì, Aprile 19, 2024
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Basta, non chiamatelo amore

In occasione della “Giornata internazionale sulla violenza sulle donne”, la parola d’ordine è STOP. Basta pensare che chi picchia, violenta e fa male anche solo con il linguaggio verbale ci ami. Chi ama non ha bisogno di utilizzare la forza e la prepotenza. Gli uomini e le donne che amano, nel vero senso della parola, non hanno pensieri così negativi e pericolosi nei confronti del proprio partner. La violenza contro le donne è da combattere ed estirpare perchè è un male dei nostri tempi.

Stamattina, durante una manifestazione sul tema è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha così, dichiarato a gran voce:

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Contrastare la violenza sulle donne è un compito essenziale di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentali della persona. L’educazione al rispetto reciproco, nei rapporti personali e nelle relazioni sociali, è alla base del nostro vivere civile. Occorre agire con la prevenzione attraverso l’educazione dei giovani al rifiuto della violenza nei rapporti affettivi: amore e violenza sono tra loro incompatibili e non c’è rapporto che possa essere costruito sulle basi della sopraffazione”.  

 

In Italia ci  sono 73 centri anti-violenza che aderiscono oggi ma anche e soprattutto nell’intero anno sono impegnati  in numerose iniziative di sensibilizzazione sul problema della violenza contro le donne. In molte città si sono svolti, stamane,  e si svolgeranno nei prossimi giorni  convegni, seminari, manifestazioni per parlare di un problema che ancora le nostre istituzioni non affrontano con efficacia. I dati raccolti da questi centri, su questo fenomeno durante il 2014, non sono incoraggianti. Infatti, sono state oltre 16.678 le donne, le ragazze e le bambine ad aver subito abusi, violenza fisica e verbale. Il 26,9% proviene da altri Paesi mentre il 73,1% è composto da italiane. Il 60% delle donne ha un’età compresa tra i 30 e i 49 anni e si tratta di donne che subiscono violenza da partner ed ex partner, questi costituiscono l’82% degli autori di violenza. In questi casi, cioè quando l’autore delle violenze è un partner o un ex, la richiesta di aiuto avviene circa dopo 2 o 5 anni dal  primo episodio di violenza perchè si spera sempre in un cambiamento di atteggiamento nel prossimo o perchè si ha vergogna di rivelare ciò che sta accadendo nella propria vita. Per quanto riguarda le giovani ragazze tra i 18 e i 29 anni, i dati rappresentano il 17% delle donne accolte, le ultrasessantenni il 7,3% e le cinquantenni il 15,8%. La ricerca conferma che uno dei fattori della non denuncia è la mancanza di autonomia economica. È un ostacolo ai percorsi di uscita dalla violenza ed ha rilevato che dal 2013 sono aumentate di 2 punti le donne disoccupate. La crisi economica, la disoccupazione e il precariato hanno colpito particolarmente le donne rendendo più difficile la separazione dal partner violento. Un terzo delle donne, circa il 29,2% risulta disoccupata o in cerca di prima occupazione; il 10,4% sono casalinghe, il 4,3% pensionate, il 3,7% studentesse. Va, inoltre, evidenziato che la crisi economica può essere una delle cause scatenanti dei maltrattamenti.

 

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Le violenze denunciate sono di tutti i tipi e quasi sempre convivono tra loro. Il 66,1% dei casi riguarda violenze fisiche, il  77,1% psicologiche, il16,1% stalking, il 32,2% violenze economiche e il 13,6% violenze sessuali. Le violenze nelle relazioni di intimità sono quelle che colpiscono maggiormente le donne perché l’82,9% degli autori di violenze sono partner o ex, i familiari sono il 9,4%, gli amici e conoscenti o colleghi di lavoro il 5,5% e gli estranei costituiscono solo il 2,2%. Viene confermato il dato che purtroppo le donne, al contrario di quello che si crede siano più sicure per strada che non in casa.

Tutti, in questo giorno hanno condiviso immagini, foto, pensieri contro la violenza sulle donne ma dobbiamo ricordarci sempre che questo gesto è da compiere ogni volta. Anche quando, per strada notiamo  qualcosa che non va tra una donna e un marito o quando percepiamo le grida della nostra vicina. L’omertà e l’omissione di soccorso, da parte di noi tutti non è giustificabile, in nessun caso. Le donne devono avere coraggio e fiducia in se stesse.

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Alessandra De Vincenzo
Alessandra De Vincenzohttps://devincwriting.wordpress.com/
"Scrivo di tutto perché osservo ciò che mi è intorno".
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