Dopo l’amaro pareggio che pregiudica le possibilità del Napoli ci accedere alla finale di Europea League, Aurelio De Laurentiis è il solito fiume in piena e non le manda a dire al Presidente Uefa Michel Platini reo, secondo il patron azzurro, di voler aiutare le squadre spagnole (o solo il Siviglia, su questo dottrina e giurisprudenza sono divise) nella conquista della vittoria finale.
Partiamo dall’antefatto, il pareggio beffa del Dnipro al San Paolo è arrivato grazie ad un goal nettamente irregolare: i replay mostrano infatti come fossero addirittura due i giocatori ucraini finiti in posizione di offside. Eppure l’arbitro e i suoi assistenti sono riusciti a non accorgersi della palese irregolarità; da qui l’ira di De Laurentiis che ha chiesto la testa di Platini (in modo metaforico, ça va sans dire).
Non è la prima volta che ADL accusa le autorità federali dopo aver subito qualche torto arbitrale, già in campionato infatti vi erano state le prime accuse a Tavecchio dopo un Napoli Atalanta finito in parità anche grazie ad alcune scelte discutibili di Calvarese.
“Sono incazzato nero, qua non stiamo parlando di un semplice torneo. Un arbitro così non è degno di arbitrare una semifinale europea” ha dichiarato De Laurentiis, che poi ha domandato al Presidente Uefa “Perché vuoi avere l’antipatia dei tifosi napoletani? Che credibilità puoi avere?”.
