mercoledì, Aprile 24, 2024
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Esclusiva-Lorenzo Marone: “Non possiamo fare a meno della cultura di vivere di Napoli, occorre un’emozione forte per uscire dalla zona di comfort”

Abbiamo intervistato in esclusiva Lorenzo Marone, scrittore napoletano che, dopo una decina di anni di avvocatura, ha deciso di inseguire e raggiungere il suo sogno: pubblicare libri. Nel gennaio 2015 esce “La tentazione di essere felici”, la sua terza opera che diventa un vero e proprio caso letterario con 16 ristampe. Vincitore di ben 5 premi letterari, ha una rubrica fissa su Repubblica dal titolo ‘Granelli’. Quest’anno ha pubblicato, per la Feltrinelli, ‘Un ragazzo normale’.

Quando è nata la passione per la scrittura?
Da ragazzo ho iniziato a scrivere racconti, sopratutto fantastici. Poi ho smesso per tanti anni e da adulto ho risentito l’esigenza di servirmi della scrittura per esternare il mio “ricco” mondo interiore.
Qual è il romanzo a cui tieni di più?
Tutti, per diversi motivi: il primo mi ha cambiato la vita, il secondo è, a mio avviso, il più complesso, il terzo, con Luce, mi ha portato tanto bene, e Un ragazzo normale contiene al suo interno una storia e un messaggio importanti.
Le storie che racconti nei tuoi libri sono ispirata dalla tua fantasia o da episodi realmente vissuti?
Mi servo della fantasia anche per parlare di episodi reali; mi mescolo nella trama e fra i personaggi. Alcuni aneddoti fanno parte sempre del mio vissuto, ma le trame, in genere, sono immaginarie.
Tu, nonostante sia laureato in Giurisprudenza, hai scelto di rincorrere il tuo sogno di scrittore: quando hai capito che non potevi più ‘perdere tempo’? Cosa diresti a chi vorrebbe inseguire i propri sogni ma non ha avuto il tuo coraggio?
L’ho capito in seguito a un dolore. Il dolore spesso ti mette spalle al muro, ti costringe a scegliere, è la scintilla che dà il via al tutto. Ma anche una pura gioia può smuoverci. Occorre un’emozione forte in ogni caso per darci il coraggio di uscire dalla nostra zona di comfort.
A quale personaggio dei tuoi libri sei più legato?
Cesare (protagonista del libro ‘La tentazione di essere felici’, nda).
A breve uscirà una collana dei tuoi ‘Granelli’: puoi raccontarci maggiori dettagli?
Sarà una raccolta dei pezzi che scrivo per Repubblica Napoli e uscirà per Feltrinelli. Di più, per adesso, non posso dire.
Chiudiamo con una domanda, inevitabile, su Napoli: cosa hai visto in questi anni in cui per lavoro ti sei allontanato o l’hai vissuta per il tuo lavoro di scrittore che prima non avevi minimamente notato?
Allontanandomene ho capito che noi suoi figli non possiamo fare a meno della sua “cultura del vivere”, dell’approccio “scanzonato” (profondamente leggero o leggermente profondo) alla vita che ci ha trasmesso anche senza volerlo.

*È possibile riportare l’intervista soltanto citando la fonte

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