venerdì, Aprile 19, 2024
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Ferrari ancora senza podio,mentre le Mercedes volano

Ferrari ancora senza podio, in Ungheria quarto Vettel e sesto Raikkonen, un buon piazzamento per una Toro Rosso o una MCLaren Honda, ma non per la rossa di Maranello! E mentre il “cavallino” si lecca, anche questa domenica, le ferite post gara, le frecce d’argento vincono, anzi dominano e controllano ormai, un campionato del mondo di Formula 1 che sembra, ormai, dire davvero poco per la lotta al primo posto in classifica costruttori e piloti: la “guerra”è tra loro due anche quest’anno, Hamilton e Rosberg, rispettivamente primo e secondo anche all’Hungaroring di Budapest, addirittura con il record assoluto di vittorie di Hamilton su questa pista, che batte così Michael Shumacher in questa speciale classifica con cinque successi. Le Mercedes occupano la prima fila in partenza, con Rosberg primo ed Hamilton secondo, al via basta una curva al campione del mondo per portarsi in vantaggio su tutti, gestendo, controllando, “passeggiando” anche alcune volte, rallentando il suo ritmo tanto da far arrabbiare anche i tecnici ai box che lo “minacciano” di far rientrare prima Rosberg. Un dominio assoluto delle tedesche, dunque, una lotta a due che sembra non avere rivali. E le Ferrari? L’espressione sconsolata del quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel, la delusione impressa sul volto dei meccanici, anche questa domenica, purtroppo è emblematica di un progetto che stenta a decollare. Se l’auto fosse tanto veloce quanto bella, le Mercedes prenderebbero dieci secondi a giro, ma purtroppo la livrea non è sinonimo di velocità e ad oggi, è amaro constatarlo, la “Rossa” è la terza forza del campionato, dopo il grande recupero della Red Bull Renault, che piazza puntualmente Ricciardo e giovanissimo Verstappen davanti alle Ferrari. Il campionato è ormai giunto al giro di boa, dopo il 31 luglio in Germania, ci sarà la pausa estiva per poi riprendere il “circus” in Belgio il 28 agosto. Urge un cambio di direzione, se a Maranello non vogliono chiudere la stagione da spettatori paganti uno spettacolo che avrebbero fatto a meno di vedere. Doveva essere l’anno della rinascita, della lotta al titolo mondiale, come è giusto che sia per una scuderia che rappresenta l’anima della Formula 1 ma, fin ora, è stato solo l’anno dell’inseguimento e, forse, del rimpianto. Soltanto un anno fa Vettel vinceva a Budapest il suo secondo GP della stagione, quest’anno solo qualche sporadico piazzamento sul podio, senza mai vincere una gara, senza mai essere davvero competitivi e troppe volte fuori dal podio. Frustrante per due campioni del mondo come Sebastian e Kimi che, con auto più competitive, hanno dimostrato essere capaci di vincere, in due, cinque titoli mondiali. Chi prende decisioni a Maranello, dopo l’era vincente e romantica di Montezemolo, avrà l’arduo compito non solo di curare l’immagine già vincente, il mito del marchio parla da se, ma di riaccendere i cuori dei tifosi, c’è un “popolo rosso” in tutto il mondo che arde dal desiderio di vedere nuovamente l’auto combattere per la vittoria, vincere ed entusiasmare sempre, fino all’ultima curva. Una Ferrari vincente in pista, lo è ancor di più in concessionaria poiché, chi acquista una Ferrari, non compra soltanto una stupenda auto sportiva, no, chi decide di far propria “la Rossa”vuole condividere con lei quella passione che è intrinseca nel colore, nelle viti, nel suono, nella memoria di tutti, nei ricordi fatti di vittorie e duelli leggendari combattuti, “in primis”, con il cuore: a buon intenditor, poche parole!

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