venerdì, Aprile 19, 2024
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“Gli Sdraiati”: una generazione che comunica solo con lo smartphone?

Arriva nelle sale cinematografiche “Gli Sdraiati” tratto dall’omonimo libro di Michele Serra. La regista, Francesca Archibugi, ha scelto di raccontare la fragilità dei rapporti padri-figli inserendo i due punti di vista nonostante nel best seller, uscito nel 2013, ci sia solo quello del protagonista ovvero il padre.  gli sdraiati

La pellicola con al centro Giorgio Silva e il figlio diciassettenne Tito, interpretati rispettivamente da Claudio Bisio e Gaddo Bacchini, narra la difficoltà odierna di entrare in contatto con il mondo dei giovani. Molto spesso capita, nelle famiglie italiane e non solo, di parlare poco e male ma soprattutto di caricare di aspettative e ansia la quotidianità. Di conseguenza, accade che i genitori s’improvvisino su delle questioni che, in realtà, sono più semplici da affrontare di quanto si pensi. Secondo lo sceneggiatore Francesco Piccolo, il film ha più sfumature rispetto al libro e infatti, ha affermato:

 “Volevamo raccontare i modi fragili dell’essere padri. Nel caso di Giorgio, lui è un padre in cerca di un’intimità senza rendersi conto che l’intimità con il figlio in realtà c’è, ma lui non la vede. È vero, il libro di Serra racconta il solo punto di vista di un padre su un figlio assente, io e Francesca abbiamo ribaltato tutto questo con un doppio giudizio, ovvero abbiamo aggiunto il punto di vista del figlio”.

“Gli Sdraiati”, inoltre, può apparire come un film pretenzioso e generazionale ma la regista ha tenuto a precisare che ciò appartiene più al titolo in sè che al film realizzato poichè “Non raccontiamo sensi unici, non generalizziamo mai quando raccontiamo una storia. È più il titolo di Michele Serra che rende il film generazionale, Gli sdraiati, ma io l’ho interpretato come un racconto individuale. La mia è una storia intima e individuale dove però spero si senta il rombo della storia che passa. Certo sono le vicende di ragazzi viziati, ma non è colpa loro né colpa dei padri”.

 

Alessandra De Vincenzo
Alessandra De Vincenzohttps://devincwriting.wordpress.com/
"Scrivo di tutto perché osservo ciò che mi è intorno".
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