mercoledì, Aprile 24, 2024
HomeCronacaCronaca esteraGli Uffizi riaprono le porte all'Adorazione dei Magi di Leonardo Da Vinci

Gli Uffizi riaprono le porte all’Adorazione dei Magi di Leonardo Da Vinci

L’Adorazione dei Magi di Leonardo Da Vinci ritorna alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Scortata dai carabinieri, l’opera è stata riportata a casa attraverso un braccio meccanico posizionato nel piazzale della Galleria. I lavori di restauro, portati avanti dall’Opificio delle Pietre Dure, sono durati sei lunghi anni. Il dipinto su tavola fu realizzato nel 1481 per il monastero di San Donato a Scoperto e lasciato incompiuto l’anno successivo.  Nel novembre del 2011 fu trasportata al laboratorio per procedere ad un restauro necessario, visti i grossi rischi di deterioramento.

L’opera presentava una superficie snaturata a causa di molti strati di vernici ossidatesi nel tempo. Queste, oltre ad impedire una buona comprensibilità del dipinto, avrebbero potuto provocare anche dei microstrappi sulla tela. L’Opificio, prima di procedere ai lavori, realizzò una struttura innovativa, che consentì una sicura movimentazione, evitando un intervento diretto. Furono attuate avanzate indagini diagnostiche di tipo non invasivo, dalla radiografia X, alla fluorescenza X, fino ad arrivare al rilievo 3D per la misurazione delle micro deformazioni.

Le Università di Bologna, Firenze, Perugia e Pisa hanno collaborato con l’Opificio delle Pietre Dure. Dopo approfondite analisi si giunse alla decisione di un restauro soltanto l’anno successivo, nel luglio del 2012. Il progetto è stato realizzato grazie a fondi ministeriali, oltre al sostegno economico della Getty Foundation e dell’associazione Amici degli Uffizi.

Il 28 marzo sarà inaugurata la mostra dedicata all’opera vinciana “Il cosmo magico di Leonardo – L’Adorazione dei Magi restaurata“. Si potranno ammirare tonalità cromatiche riportate in luce, arricchite di dettagli nitidi che apriranno un nuovo immaginario iconografico. Sarà esposta anche la versione di Filippino Lippi, che nel 1496 realizzò una pala di analogo soggetto. I visitatori potranno immergersi in un profondo dialogo fra due stili artistici totalmente differenti, alla riscoperta di particolari che il tempo avrebbe potuto portar via.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME