venerdì, Marzo 29, 2024
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I documentari candidati agli Ocar 2017, curiosità e informazioni

La cerimonia di premiazione dell’89esima edizione degli Oscar si terrà il 26 febbraio e la scelta, per quanto riguarda i documentari, ricadrà su cinque creazioni: “Fuocoammare”, “Life,Animated”, “13th”, “I Am Not Your Negro” “O.J: Made in America”.  Agli Oscar c’è anche una categoria per i cortometraggi documentari: anche in questo caso sono cinque nomination: “Extremis”, “Joe’s Violin”, “The White Helmets”, “4.1 Miles”, “Watani My Homeland”.

Di seguito, un paragrafo dedicato ad ogni singolo documentario, con informazioni contenutistiche su ciascuno.

“Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, racconta le due realtà che oggi convivono sull’isola di Lampedusa. Il documentario, girato proprio sull’isola, raffigura la vita delle persone nate e vissute a Lampedusa – soprattutto dei pescatori – e quella dei migranti provenienti dal Nord Africa. Tra i protagonisti che riescono, attraverso la propria storia, a raccontare le tematiche più importanti di queste rappresentazioni, ci sono Samuele e il dottor Pietro Bartolo: di Samuele conosceremo la vita che scorre tra scuola, pesca e famiglia; del dottor Pietro Bartolo conosceremo gli interventi sanitari e non solo che si è trovato ad affrontare dall’indomani degli sbarchi.

“O.J: Made in America” di Ezra Edelman, racconta la vita del giocatore di football americano. Dagli inizi nella squadra universitaria, alla carriera, fino all’accusa di omicidio dell’ex moglie – Nicole Brown Simpson – e dell’amico – Ronald Lyle Goldman – con successiva assoluzione ed ulteriore condanna per un altro crimine. La vicenda si sviluppa in 7 ore e 47 minuti, più di qualsiasi altro film mai candidato a un Oscar.

“I Am Not Your Negro” di Raoul Peck, racconta la vita di  James Baldwin attraverso i suoi scritti. L’attivista, che in vita fu amico di Medgar Evers, Malcolm X e Martin Luther King, è uno dei principali pilastri portanti della lotta contro il razzismo. Il documentario, partendo da Baldwin, si concentrerà sugli attivisti neri, fino ad arrivare al movimento Black Lives Matter. La voce narrante è di Samuel L. Jackson.

“Life,Animated” di  Roger Ross Williams, è tratto dal libro del giornalista Ron Suskind, che raccontò la storia di suo figlio autistico e di come, attraverso i film d’animazione, il bambino riuscì a trovare un modo per comunicare con lui.

“13th” di Ava DuVernaydenuncia il razzismo e la “quasi” infiltrazione della schiavitù dei neri, nelle carceri statunitensi. Il titolo si riferisce al Tredicesimo emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che nel 1865 abolì la schiavitù.

“Extremis” è un cortometraggio documentario che, in 24 minuti, parla dei malati terminali di un ospedale in Oakland (California).

“Joe’s Violin”: racconta del passaggio di proprietà di un violino, da un sopravvissuto all’Olocausto a una ragazza del Bronx.

“The White Helmets”: parla dei “caschi bianchi“, un gruppo di volontari che in Siria cercano le persone sotto le macerie, subito dopo (e spesso anche durante) i bombardamenti.

“4.1 Miles”:  mostra il lavoro di una di quelle imbarcazioni che (in questo caso tra Grecia e Turchia) salva i migranti.

“Watani My Homeland” in 40 minuti parla dei quattro fratelli membri dell’Esercito Libero Siriano che, dopo che il padre viene fatto prigioniero dall’ISIS, vengono trasferiti in Germania.

Tra tutti questi documentari, “The White Helmets”, “Extremis”, “13th” e “Life,Animated” sono già su Netflix.