Malmo, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Psg: nel suo curriculum manca ancora la Premier League, il Campionato più bello del mondo. Finora. Perché Ibrahimovic potrebbe decidere di chiudere proprio in Premier la sua eccezionale carriera, esattamente a Manchester sponda United.
Dopo l’addio con “umiltà” di ieri, in perfetta linea con il suo stile, annunciato in prima persona sul proprio profilo Twitter “E’ l’ultima con il Psg: sono arrivato da Re, me ne vado da leggenda“, ora resta da capire con quale casacca giocherà Ibra la prossima stagione, visto che a quasi 35 anni è ancora competitivo come un decennio fa. E ora che è ufficialmente uno svincolato di lusso ha mezza Europa ai suoi piedi a fargli la corte. “Prima di andare in Usa o in Cina voglio vincere ancora qui” aveva dichiarato egli stesso poco tempo fa; segno che è ancora l’Europa al centro dei suoi pensieri, avendo respinto con un “no grazie” le ricche offerte provenienti da oltreoceano.
Si è più volte ipotizzato di un suo ritorno in Serie A al Milan, ma conti alla mano, forse solo la Juventus potrebbe attualmente permettersi di stipendiarlo nel nostro Campionato, visto che al Psg percepisce un ingaggio da 12 milioni di euro l’anno e non sappiamo quanto sia disposto ad abbassarselo. Tra l’altro se escludiamo Napoli e Roma, la squadra bianconera (che però è fortemente interessata anche all’altro centravanti del Psg, Edinson Cavani) è l’unica che in Italia può garantirgli di giocare in Champions, trofeo che lo svedese ci terrebbe a vincere almeno una volta prima di salutare l’Europa.
Alla luce di queste considerazioni la Premier League resterebbe la destinazione più probabile e dall’Inghilterra giungono notizie che non fanno di certo piacere ai tifosi di Ibra in Italia. Secondo quanto riportato dal Daily Telegraph il Manchester United sarebbe in pole position per assicurarsi le prestazioni dello svedese, perché la squadra ha bisogno di tornare a vincere subito dopo le ultime deludenti stagioni e vuole farlo puntando al meglio. Qui tra l’altro il problema economico non sussisterebbe e se arrivasse la volontà dell’attaccante di mettersi in gioco anche in un Campionato affascinante come la Premier allora per le altre davvero non ci sarebbe partita.
