I giocatori sono spesso molto attivi sui social, condividono foto, video, messaggi, interagiscono con i tifosi e danno modo ai fan di seguirli anche nel tempo libero passato fuori dal rettangolo di gioco. Uno strumento utilissimo ma spesso utilizzato all’eccesso, soprattutto dalle nuove generazioni. Il centrocampista della Juventus Claudio Marchisio in un’intervista a Class, ha rivelato un particolare retroscena dello spogliatoio bianconero riguardo proprio l’utilizzo dello smartphone, ecco le sue parole:
Regole per l’uso degli smartphone? “Ci sono ma, come sempre, è una questione di buon senso. In uno spogliatoio ci sono esperienze differenti. C’è Buffon ad esempio che ha quasi 40 anni, ci sono io a metà strada e poi ci sono i ragazzi di 20 anni. Dobbiamo per forza trovare un equilibrio. È importante inoltre cambiare le proprie password frequentemente. Io lo faccio ogni mese da quando, un pò di tempo fa, ho ricevuto una brutta sorpresa. Avevano creato una mio falso profilo con la quale parlavano con i fan, con problemi che si possono immaginare. Nell’era dei social vedo che moltissimi tifosi creano pagine dedicate a me e alla mia famiglia. È fantastico, a volte penso che l’attenzione e l’affetto verso i calciatori siano persino esagerati: siamo persone normali, con difetti e pregi come gli altri. Io e la mia famiglia ringraziamo comunque tutti. Siete speciali, davvero. Smartphone e smartwatch danno un contributo importante per chi fa sport o per vuole curare il proprio livello di benessere anche se non si è un professionista. Per chi vuole migliorare la prestazioni sono utilissimi per calcolare con esattezza a che livello si è. Se pensiamo che Bolt lima i record di pochi millesimi, possiamo capire quanto sia più importante la precisione nell’atto sportivo”.
