Ieri sera abbiamo assistito all’ennesimo coro razzista, stavolta ai danni di Kalidou Koulibaly, durante il secondo tempo della partita Lazio – Napoli. Dopo l’annuncio dello speaker e la continuazione dei cori discrimatori da parte dei tifosi laziali, l’arbitro del macht Irrati ha sopeso la partita per circa quattro minuti. Molti sono stati i messaggi di solidarieta’ verso Koulibaly, e tra i piu’ forti quello di Keita Balde Diao attancante della Lazio che scrive sul suo profilo twitter “Questo gioco è molto di più che nero bianco o verde! Tanta ammirazione per te amico”, messaggio accompagnato da una bella foto che ritrae i due in un abbraccio. Koulibaly oltre a ringraziare arbitro, compagni di squadra e non e tutti i tifosi che a Castel Volturno gli hanno dedicato anche uno striscione che recita “Onore al tuo colore”, si è distinto con un gesto bellissimo al termine della partita: recatosi sotto gli spalti ha indicato un bambino, tifoso laziale, al quale ha regalato la sua maglia. Purtroppo non è il primo episodio e non sara’ certo l’ultimo ma la curva dei tifosi laziali rischia molto in quanto recidiva per i cori rivolti a Niang ed Edenilson in Lazio-Genoa, potrebbe incorrere anche alla “squalifica del campo per una o più giornate di gara o a tempo determinato, fino a due anni” come recita l’articolo del Codice della Giustizia Sportiva. L’incontro si è concluso 0 – 2 con i gol di Higuain e Callejon e il Napoli continua ad essere capolista in attesa dello scontro diretto con la Juventus.