martedì, Aprile 23, 2024
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Il Kurdistan Iracheno terrà un referendum per l’Indipendenza a Settembre

La regione autonoma del Kurdistan Iracheno terrà un referendum per l’indipendenza il 25 Settembre di quest’anno. E’ quanto reso noto mercoledì dalle autorità di Erbil che, dunque, hanno deciso di non tener conto del parere avverso del governo di Baghdad.

La decisione è stata presa dai rappresentanti dei maggiori partiti curdi della regione, ovvero il KDP, il PUK e il Gorran, che sono finalmente riusciti a trovare la quadra, dopo mesi di trattative. I leader hanno inoltre stabilito la data per nuove elezioni parlamentari, da tenersi il 6 Novembre.

Il Kurdistan Iracheno, situato nel nord dell’Iraq, è una regione ricca di petrolio che, soprattutto dalla caduta di Saddam Hussein, ha goduto di ampia autonomia. Il governo regionale di Erbil, che controlla tre province, ha anche un proprio esercito e proprie forze di polizia. E proprio questa sua forza militare, sostenuta dalle forze della coalizione occidentale, gli ha permesso di fermare l’avanzata dell’ISIS, durante il periodo di maggiore espansione dello stato terroristico, quando, invece, Baghdad perse Mosul e fu costretta a rinserrare le fila e riorganizzarsi.

Dalla perdita di Mosul in poi, la separazione tra il governo centrale dell’Iraq e quello curdo di Erbil è diventata sempre più marcata ed evidente. Se da un lato i peshmerga curdi hanno liberato ampie zone dalla morsa dell’Isis, come Sinjar e Kirkuk, a maggioranza curda e adesso reclamate come proprio territorio, dall’altro lato il presidente Barzani ha ricevuto e stretto accordi con delegazioni estere occidentali e anche degli stati confinanti (avvicinandosi sempre più a una condizione di indipendenza de facto, come sta avvenendo, d’altra parte, per i curdi siriani, adesso anche armati dagli Stati Uniti).

Il progetto di creare uno stato curdo rischia però di scontrarsi con l’opposizione e il sospetto di vari soggetti della politica regionale. Al di là di Baghdad, che si è espressa in disaccordo con la totale indipendenza del Kurdistan Iracheno e che con questo avrà (ed ha) dispute territoriali (soprattutto relative ai territori della città di Kirkuk), sono soprattutto Turchia e Iran a ritenere pericoloso il sorgere di uno stato curdo. Questo perché essi ospitano al loro interno importanti minoranze curde che galvanizzate dall’indipendenza dei fratelli iracheni, potrebbero minacciare la stabilità e l’integrità dei due stati (e già ora sono noti, in realtà, i problemi tra turchi e curdi, soprattutto del PKK).

Proprio per questo, verranno istituiti tre comitati elettorali, che saranno supervisionati dallo stesso Barzani. Il loro compito sarà quello di visitare gli stati confinanti, per rassicurarli e cercare di ottenere anche il loro consenso, diminuendo la tensione in quell’area.

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