venerdì, Marzo 29, 2024
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Attentato a Lahore, primi arresti per la strage di cristiani

Primi arresti, in Pakistan, per l’attentato kamikaze che, nella giornata di ieri, ha provocato la morte di 72 persone e il ferimento di altre 320, in grande maggioranza cristiani. La polizia ha arrestato 15 persone, tra cui i tre fratelli di Yousuf Farid, l’attentaore suicida, che si è fatto esplodere tra le famiglie raccolte nel Gushlan-e-Iqbal Park di Lahore, lì raccolte per trascorrere la giornata di Pasqua. A riferirlo è l’emittente pakistana GeoTV.

Yousuf Farid, 28 anni e residente nel distretto di Muzzafargah, si sarebbe fatto esplodere nel parcheggio del parco, non lontano dalle altalene dei bambini, mentre la folla era intenta a lasciare il luogo, verso la fine della giornata festiva. La carneficina è stata rivendicata dalla formazione Jamat-ul-Ahrar, legata al principale gruppo talebano del Pakistan, Tehrek-e-Taliban Pakistan (Ttp). Un suo portavoce, Ehsanullah Ehsan, ha dichiarato: “L’obiettivo erano i cristiani. Vogliamo inviare questo messaggio al primo ministro Nawaz Sharif, che siamo entrati a Lahore. Possono fare quello che vogliono ma non sarà facile fermarci. I nostri attentatori suicidi continueranno questi attacchi“. La regione del Punjab, di cui Lahore è capitale, è sempre stata una zona del Pakistan più tranquilla, rispetto ad altre zone, ma gli avversari di Sharif lo hanno sempre accusato di aver guadagnato un clima più pacifico, tollerando la presenza dei militanti. Accuse sempre respinte dal diretto interessato, il quale, in queste ore si è recato nella città colpita, per visitare i feriti e seguire le indagini.

Molte le manifestazioni di cordoglio e condanna, che si sono succedute in queste ore. La Casa Bianca parla di “atto codardo“, aggiungendo che “gli Usa sono al fianco della gente e del governo del Pakistan in questo difficile momento“. Tramite Twitter arrivano le reazioni del Primo Ministro indiano, Narendra Modi, che ha dichiarato “Ho saputo dell’esplosione a Lahore e intendo esprimere la mia totale condanna di questo atto“, e di Matteo Renzi, che ha voluto ricordare i bambini, vittime innocenti della strage. A queste reazioni del mondo politico, si è aggiunta quella della pakistana, premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, che ha così commentato quanto accaduto: “Sono sconvolta da un crimine insensato che ha colpito gente innocente oggi a Lahore. Il mio pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e ai loro amici. Condanno questo attacco nei termini più forti. Siamo al fianco delle famiglie delle vittime. Il Pakistan ed il mondo intero devono rimanere uniti. Ogni vita è preziosa e deve essere rispettata e protetta“.