A quanto pare l’unione tra vampiri e tv sembra non essere giunta alla fine. Dopo serie tv di successo del passato come“True Blood” o “Buffy – L’ammazza vampiri” e altre che si avviano alla conclusione come “The Vampire Diaries” le creature della notte pare non resteranno a lungo lontane dal piccolo schermo. Una maestra del genere horror-gotico, Anne Rice, dal suo profilo Twitter, annuncia di star lavorando ad un adattamento per la tv della sua collana di libri, “Cronache dei Vampiri”.
La saga letteraria ha come personaggio principale Lestat de Lioncourt, giovane rampollo di una famiglia nobile decaduta della Francia pre-rivoluzionaria, che riceve “Il Dono Oscuro”, così viene definito nella serie essere vampirizzato, all’età di 21 anni. Nel corso della storia narrata nelle cronache, che arriva fino ai giorni nostri, Lestat diventerà presto uno dei vampiri più potenti della Terra essendo venuto a contatto con i vampiri millenari all’origine della stirpe.
Anne Rice debuttò nel genere gotico con “Intervista col Vampiro” nel 1976. Il libro tratta, per lo più nella New Orleans di fine settecento, del triangolo di vicissitudini tra Lestat e i due vampiri da lui stesso creati. Louis, un giovane proprietario terriero stanco della vita a causa della prematura morte della moglie e della figlia, che anche dopo essere diventato un vampiro ha ancora sentimenti e animo umano e Claudia, una bambina di 5 anni in cui Louis rivede la figlia perduta. Il libro non ebbe un enorme successo al suo debutto e la critica fu divisa tra chi ne apprezzava la poetica e l’ideologia di fondo e chi invece lo definiva un’opera senza pretese oltre l’erotismo. Per fortuna l’opera prima delle “Cronache dei Vampiri” venne riapprezzata all’uscita del secondo libro della serie “Scelti dalle Tenebre” (titolo originale “The Vampire Lestat”) del 1985. Il libro è l’autobiografia di Lestat, che da giovane uomo che scappa a Parigi per inseguire il suo sogno di recitare, viene trasformato in vampiro contro la sua volontà, finendo poi per incontrare nei suoi viaggi i più potenti e antichi vampiri esistenti svelando anche l’origine della specie.
Nel 1994 “Intervista col Vampiro” ebbe un adattamento cinematografico, con Tom Cruise nei panni di Lestat, Brad Pitt in quelli di Louis e di una giovanissima Kirsten Dunst nel ruolo di Claudia che le valse anche una nomination come miglior attrice non protagonista ai Golden Globes. Il film fu un enorme successo al botteghino con un incasso di 223 milioni di dollari diventando un cult del genere e finendo per essere fonte di ispirazione per adattamenti successivi con il tema vampiri.
Infatti i vampiri creati dalla Rice sono molto lontani dal mostro orrendo fatto di puro male reso famoso dal “Dracula” di Bram Stoker. Sono bellissimi, giovani e sensuali ed è impossibile sfuggire al fascino dei loro visi pallidi che sembrano quelli di perfette statue di marmo. Anche se per lo più appaiono come assassini senza scrupoli dominati dalla sete di sangue, nel corso delle loro vite immortali finiscono a volte per provare le stesse emozioni e sentimenti dei vivi, anzi in loro sono amplificate. Il distacco, l’isolamento, l’amore, la sessualità e i dibattiti filosofici su bene e male sono gli argomenti maggiormente presenti nella saga della Rice. Difficile non trovare similitudini con il “tipo” di vampiri descritti nei film e nelle serie tv degli ultimi tempi.
Non sempre però l’unione tra vampiri e serie tv è andata a buon fine. Come “Moonlight” del 2007 che narra le vicende del vampiro Mick St. John, trasformato contro la sua volontà da sua moglie e che decide di usare le sue capacità come detective privato a Los Angeles. Troppo simile ad “Angel”, spin off della serie “Buffy – L’ammazzavampiri”, finito pochi anni prima, non riuscì a convincere il pubblico e venne stroncato dalla critica già dal pilot. Stessa sorte ha avuto “Dracula” del 2010 che rielabora la storia dell’omonimo personaggio del libro di Stoker nella Londra del XIX secolo dove sotto le spoglie di un imprenditore americano, Alexander Grayson, cerca vendetta contro l’Ordine del Drago che ha ucciso sua moglie secoli prima e l’ha reso un vampiro.
Anche un altro libro della Rice è arrivato nelle sale, “La Regina dei Dannati” nel 2002. Tratto dall’omonimo romanzo e da parti di “Scelti dalle Tenebre” fu però un disastro di incassi e critica dovuto probabilmente al fatto che la trama presente nell’opera letteraria fu ridotta all’osso. La pellicola viene più che altro ricordata per la morte della protagonista femminile, la cantante-attrice Aaliyah, avvenuta pochi mesi prima dell’uscita del film in un incidente aereo. La Rice anche se aveva inizialmente approvato il film nel suo complesso, ha spesso dichiarato di sentirsi ferita per come i produttori hanno mutilato la sua opera.
Forse è questa la ragione per cui si è ora decisa a portare i suoi romanzi sul piccolo schermo, che ha sempre considerato il mezzo più congeniale per sfruttare appieno una storia tanto vasta, difficilmente riducibile alle sole due ore di durata di un film. Per anni i diritti sulle sue storie sono stati nelle mani della Universal e Imagine Entertainment ma non si è mai arrivati alla fase di produzione di un film, forse per la paura di un nuovo flop.
Ora che i diritti sono tornati alla Rice non ci resta che aspettare i futuri sviluppi per questa serie, a cui dice di star già lavorando insieme al figlio Christopher anch’esso autore di romanzi, anticipandone anche uno stile epico sul genere del “Trono di Spade” e che probabilmente la storia partirà dal secondo libro “Scelti dalle Tenebre”. Si spera solo che non sia una trovata pubblicitaria per promuovere ulteriormente l’ultimo romanzo della serie uscito pochi giorni fa “Prince Lestat and the Realms of Atlantis“. Ma una scrittrice che ha venduto quasi 100 milioni di copie dei suoi libri non credo abbia bisogno di ricorrere a simili mezzucci.
