Leonardo Di Caprio (41 anni) si racconta in occasione del suo ultimo film “The Revenant” dove riesce a sopravvivere tra la neve essendo attaccato da un orso. L’argomento affrontato è la morte e di come per ben tre volte sia riuscito a scamparla in condizioni estreme. 
L’attore americano, di origine italiana, ha affermato a Wired: “Se un gatto ha nove vite, io credo di averne già usato qualcuna”. Perchè? Bhè, si è trovato faccia a faccia con uno squalo, ha rischiato di precipitare con un aereo e ha fatto fatica ad aprire un paracadute. Ma se dello squalo aveva già raccontato in passato, ora ha aggiunto che quella non è stata l’unica volta in cui ha rischiato di morire. Ma non preoccupatevi, Leonardo Di Caprio è ancora tutto intero.
Ha raccontato così l’ episodio dello squalo: “Ero in Sudafrica, stavo facendo un’immersione, quando uno squalo bianco gigantesco è saltato all’interno della mia gabbia.La metà del suo corpo era all’interno della gabbia e tentava di addentarmi. Io sono riuscito a schiacciarmi sul fondo, così sono sopravvissuto”.
A questa prima brutta esperienza, ne è seguita un’altra quando l’attore stava volando verso la Russia. All’improvviso l’aereo su cui si trovava è stato costretto a un atterraggio d’emergenza. Ricorda bene quel momento: “Ero lì seduto e casualmente stavo guardando un’ala quando questa improvvisamente ha preso fuoco, ero l’unico che in quel momento la stava fissando”.
Invece, il terzo incidente è stato durante un lancio con il paracadute. Era con un gruppo di amici e si è lanciato in coppia. Era il secondo a doversi lanciare e così quando il suo amico ha tirato la prima corda, ha funzionato. La seconda invece no, era stata annodata troppo e male. Ha, quindi, provato a scuoterla, a tirarla, poi per fortuna quando era a mezzo miglio da terra, il paracadute si è aperto.
Da allora, quello è stato il suo ultimo lancio. E, oggi, gli amici lo hanno “etichettato” perchè sembrerebbe che porti sfortuna ed infatti l’attore ha detto: “Nessuno vuole provare un’avventura estrema con me, perché sembra sempre che mi avvicini a un disastro”.
