A colloquio con Roberto Mancini. Per l’ex allenatore dell’Inter si prospetta un futuro sulla panchina di una Nazionale. L’Inghilterra l’ipotesi più affascinante. Ma il passato non si può dimenticare così facilmente.
Come quando ha allenato un certo Mario Balotelli quando aveva 17 anni, prima all’Inter e poi al Manchester City. Già lì mostrava tutte le sue potenzialità. Mancini è convinto che possa ancora esprimerle. Anzi, potrebbe addirittura elevarle. Nizza può essere la piazza giusta. L’Equipe, intanto, ha intervistato il Mancio. Parole al miele verso il suo ex pupillo. “Balotelli deve capire che può essere un fuoriclasse. Sembra che tutto il mondo ce l’abbia con lui. Ma lui si è sempre comportato bene con lui. Sono felice che sia a Nizza. E’ fantastico sia come giocatore che come ragazzo. Nel bene e nel male. Si tratta di un giocatore speciale per me. Sono stato un fratello maggiore per lui. Lo rispetto molto. Spero che capisca di avere la possibilità di diventare ancora un giocatore di altissimo livello. Per lui un gol deve essere la normalità. Già a 17 anni, quando ha debuttato con l’Inter, si vedeva che aveva grosse potenzialità. E le può e deve esprimerle. E’ un bravo ragazzo, impossibile non volergli bene. Mi dispiace che abbia perso del tempo, con le sue qualità avrebbe dovuto e potuto fare meglio. Adriano? Anche lui poteva diventare una stella, ma si è perso. Lui usava a suo vantaggio l’incredibile forza fisica, ma Mario ha qualità tecniche maggiori che Adriano non aveva”. Non sono mancati gli screzi tra Mancini e Balotelli, ma è in fondo è uno dei pochi che realmente gli vuole bene nel mondo del calcio. E intanto Moratti potrebbe rientrare all’Inter come presidente! Chissà che anche il Mancio, un giorno, non torni a vestire nerazzurro.
