Parla così il ministro Gentiloni ad Algeri, durante il vertice sul futuro del paese. Se l’accordo di pace dell’Onu sulla Libia sarà infatti approvato l’Italia, insieme con l’Egitto, l’Algeria e altri Paesi, sarà pronta a sostenere e ad accompagnare la rinascita della Libia. L’Italia, ha aggiunto il ministro, e’ pronta a dare il suo contributo in risposta alle richieste e alle esigenze del governo di unità nazionale.
“Una Libia stabile e unita è importante per il popolo libico perché da lì possono venire la riconciliazione, lo sviluppo e il contrasto alle infiltrazioni dell’Isis“- ha continuato Gentiloni. “Ma la stabilità della Libia è importante anche per la regione. L’accordo contribuirebbe alla pace di tutta l’area del Mediterraneo. Naturalmente la decisione è nelle mani del popolo libico” (fonte ANSA).
L’incontro giunge all’indomani delle accuse di Tobruk sulla presenza di navi italiane in acque libiche, che si ricordi è stata smentita dall’Italia, e della profanazione del cimitero italiano a Tripoli. Il cimitero cattolico italiano di Tripoli “Hammangi” è stato infatti di nuovo devastato. Lo fa sapere l’Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl).