giovedì, Marzo 28, 2024
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La Lituania costruisce una città per difendersi dalla Russia

In un clima internazionale sempre più teso, anche a causa della più aggressiva politica estera della Russia, la Lituania ha inaugurato una finta città, in cui preparare le proprie truppe alla guerra di strada.

L’idea alla base della costruzione di questo enorme campo d’addestramento cittadino è stata spiegata con le seguenti parole da Vytautas Jonas Zukas, il comandante dell’esercito lituano: “Durante le battaglie nelle città, i vantaggi tecnologici del nemico svaniscono. L’uso dell’artiglieria e dell’aviazione è limitato, poiché se in una strada potrebbero esserci soldati nemici, nell’altra potrebbero esserci i propri soldati”.

La finta città è grande all’incirca come venti campi di calcio ed è composta da più di due dozzine di edifici. Al suo interno ha tutti gli elementi delle vere città: non mancano la scuola, la stazione di polizia, lo stadio, un centro commerciale e perfino una chiesa. Il sito, costato più di cinque milioni di euro, è stato offerto anche alle truppe estoni e lettoni, oltre che ai soldati della NATO, già stanziati sul territorio. Juozas Olekas, ministro della Difesa, ha spiegato così la decisione del governo lituano: “Le nuove condizioni di addestramento aiuteranno le nostre truppe ad essere meglio preparate a difendere la madre patria e a scoraggiare il nemico”. Egli ha, inoltre, aggiunto che: “Le nostre sorelle Estonia e Lettonia non hanno questa città artificiale e noi le invitiamo ad addestrarsi qui e a preparare insieme una difesa cittadina”.

In seguito all’intervento russo in Ucraina, con la conseguente annessione della Crimea, il governo di Vilnius, dal 2014, ha aumentato il budget destinato alla difesa. Anche se Mosca nega ambizioni territoriali nei paesi baltici, la popolazione si sente comunque poco sicura. In un sondaggio della scorsa settimana, ben il 60% dei cittadini lituani si è espresso contrario alle politiche della Russia, ritenendole una minaccia alla sicurezza della Lituania.

L’anno prossimo la NATO schiererà quattro battaglioni da 1000 uomini ciascuno ai confini con la Russia, dividendoli tra gli stati baltici e la Polonia.