giovedì, Marzo 28, 2024
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(L)ode a Sagan, campione del mondo per il secondo anno di fila

Peter Sagan, 26 anni, secondo mondiale appena vinto, classifica UCI World Tour 2016, un campionato europeo, due edizioni della Gand-Wevelgem, una del Giro delle Fiandre, sette tappe e cinque classifiche a punti consecutive al Tour de France, quattro tappe alla Vuelta a España ed innumerevoli piazzamenti sui traguardi di qualsiasi corsa alla quale abbia preso parte.

A 9 anni inizia a pedalare, la sua carriera inizia nella mountain bike dove vince tutto, nel 2008 si aggiudica campionato nazionale, europeo e mondiale. Passa su strada nel 2009 e dal 2010 al 2014 è alla Liquigas-Doimo dove completa la sua formazione.

Sagan a Doha ha bissato il successo dell’anno scorso dopo un mondiale molto incerto e dopo una volata nella quale ha preceduto Mark Cavendish e Tom Boonen. Migliore degli italiani è Giacomo Nizzolo, quinto. La gara è stata decisa a 176 km dal termine, in pieno deserto, dove belgi e britannici hanno grazie ad un ventaglio hanno isolato il resto del gruppo, Sagan è stato proprio uno degli ultimi ad entrare nel primo gruppo coi i migliori. A fine corsa Sagan inoltre ha ringraziato Nizzolo che con molta correttezza non l’ha chiuso durante la volata e gli ha permesso di risalire il gruppo negli ultimi 100 metri dal lato delle transenne.

Sagan, stiamo parlando di uno dei corridori più intelligenti che si sono mai affacciati nel mondo del ciclismo, spesso le sue vittorie sembrano addirittura troppo “semplici”. Dotato di una tecnica sopraffina riesce a guidare la bicicletta in qualsiasi condizione e in tutti i modi possibili, in questo forse non si è mai visto uno in grado di fare meglio. Queste sue spiccate doti riescono sempre a metterlo nelle condizioni migliori di precedere avversari sulla carta molto più forti di lui come in questo caso dove Cavendish e Boonen per le loro doti da velocisti puri avrebbero dovuto stargli davanti.

Dove può arrivare? Sono ancora tanti gli anni in cui lo vedremo protagonista e sembra avere ancora tanti margini di miglioramenti. L’unico rammarico fino ad oggi è l’Olimpiade di Rio dove credendo che il percorso fosse troppo duro per lui ha partecipato alla gara di MTB ma poi vedendo come si è svolta la gara Elite su strada in tanti hanno pensato a lui.

foto twitter UCI