giovedì, Marzo 28, 2024
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Milan, Mihajlovic vuole Kucka al Torino: il nodo è l’ingaggio

Il calciomercato del Milan è attualmente bloccato. Prima di operare, i rossoneri dovranno attendere gli sviluppi della trattativa fra Fininvest e la cordata cinese. Ma intanto la società comincia a programmare quella che sarà la prossima stagione: Adriano Galliani sta risolvendo le ultime grane contrattuali, dopo i rinnovi di Riccardo Montolivo, Davide Calabria e Luca Antonelli. E altri in uscita? Molto dipenderà anche dalla scelta del nuovo allenatore, che ora come ora vede gareggiare Marco Giampaolo, Unai Emery e Cristian Brocchi. Molti calciatori sono in attesa di capire quali sono le intenzioni in via Aldo Rossi. Fra questi c’è anche l’ex mediano del Genoa Juraj Kucka. Kucka è stato sicuramente fra quelli più positivi della stagione appena conclusa del Milan. Arrivato dal Genoa per 3 milioni, si è fin da subito imposto nelle gerarchie di Sinisa Mihajlovic, fino a diventare una pedina fondamentale del 4-4-2 del serbo. L’ex tecnico rossonero ha accettato la proposta del Torino ed è stato annunciato qualche giorno fa: e nella sua lista dei desideri per il calciomercato c’è proprio il centrocampista slovacco. Ma la trattativa è molto complicata per la società granata.

TRATTATIVA DIFFICILE- Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, attualmente Kucka non è nella lista delle cessioni di Galliani. Quindi per cederlo serve un’offerta di almeno 5 milioni, in modo tale da compiere una buona plusvalenza. Il Torino, però, non è solito spendere cifre simili, se non per calciatori che abbiano ampie prospettive di vendita future come Andrea Belotti, Davide Zappacosta o Daniele Baselli. La proposta di Urbano Cairo, quindi, potrebbe non andare oltre i 4 milioni. Differenza molto esigua, ma il problema principale è l’ingaggio. I granata hanno un tetto salariale di 1 milione di euro, e Kucka al Milan ne guadagna 1,5. Per tornare alla corte di Mihajlovic deve rinunciare a una parte del suo stipendio. La situazione in casa rossonera è ancora tutta in alto mare, quindi la questione non può ritenersi definitivamente chiusa.