La star di Hollywood, Morgan Freeman, è stata accusata di molestie e comportamenti inappropriati da 8 donne, tra cui una reporter della CNN. Le accuse sarebbero partite da un’indagine effettuata dalla CNN stessa, in cui si profila un Freeman diverso da come lo immaginiamo.
L’attore avrebbe tentato di sollevare la gonna di un’assistente di produzione sul set di un film, “Going In Style“. L’assistente alla produzione ha affermato alla CNN che l’attore aveva provato ad alzarle la gonna chiedendo se stesse indossando dell’intimo.
La CNN ha affermato di non aver ottenuto alcuna risposta dai rappresentanti dell’attore nonostante fossero stati richiesti commenti a riguardo. Ecco allora piombare le accuse di molestie per Morgan Freeman: un nuovo triste caso si aggiunge all’archivio.
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Morgan Freeman: un nuovo caso di molestie
Il caso di molestie di Morgan Freeman è purtroppo l’ultimo di una lunga lista di eventi simili. Un periodo buio di Hollywood che sembra non finire mai. Tutto ebbe inizio con il caso Weinstein, dopo una fitta schiera di casi si sono succeduti in un tornado tetro.
Quello del film “Going in Style” non sarebbe l’unico episodio di molestie con protagonista Morgan Freeman. Infatti una donna che ha lavorato al film “Now You See Me” del 2012, ha detto alla CNN: “Ha fatto commenti sui nostri corpi, sapevamo che se fosse arrivato era meglio non indossare alcun top che mostrasse il nostro seno, non indossare nulla che potesse mostrare il nostro fondoschiena, il che significa non indossare vestiti attillati“.
Il web è scosso dal fatto che anche un attore amato come Freeman, che ormai ha raggiunto i suoi 80 anni, sia coinvolto in uno scandalo di questo tipo. Ricordiamo che è una delle più grandi star di Hollywood, con una carriera cinematografica di quasi cinquant’anni.
Ha raggiunto il successo con film come “Driving Miss Daisy” e “Shawshank Redemption“. Ha vinto un Oscar come miglior attore non protagonista per il film del 2004 “Million Dollar Baby” e ha ottenuto altre quattro nomination agli Oscar. Ricordiamo il suo lavoro di doppiaggio in “The Long Way Home” e “March of the Penguins“.
