venerdì, Marzo 29, 2024
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Morto Charles Manson, serial killer satanista che fece uccidere la moglie di Roman Polanski

E’ morto all’età di 83 anni il serial killer condannato all’ergastolo Charles Manson, ex capo di una setta satanica che negli anni ’60 portò a compimento una serie di efferati omicidi che scossero il mondo intero. Nei giorni scorsi Manson era stato trasferito in un ospedale a Bakersfield in California dal penitenziario di Corcoran, dove scontava la sua pena, in gravissime condizioni per un’emorragia intestinale.

Tra le vittime più note di Manson e la sua setta figura l’attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, che nell’agosto del 1969 fu uccisa nella sua villa a Los Angeles insieme ad altre sei persone in quello che è stato poi ribattezzato come “massacro di Bel Air”, a cui Manson non partecipò materialmente delegando il compito a un gruppo di persone armate, tutte giovani. Sharon Tate aveva 26 anni ed era incinta di otto mesi.

Il giorno seguente alla strage vennero uccise altre due persone, Leno e Rosemary LeBianca, anche loro massacrati in casa. In entrambi gli episodi vengono riportate scritte sui muri usando il sangue delle vittime. Le indagini della polizia portano presto alla setta e al mandante degli omicidi, Manson, incriminato anche grazie a testimonianze di alcuni ex adepti.

Manson e i membri della “Family”, come era stata rinominata la sua setta, furono condannati a morte per la strage di Bel Air, ma nel 1972 le esecuzioni capitali in California furono sospese dalla Corte Suprema e le sentenze di morte furono commutate in 7 ergastoli, tanti quante furono le vittime.

Nel corso del processo, gli omicidi furono collocati nel contesto di un rito satanico celebrato con un brano dei Beatles, Helter Skelter, in sottofondo, che secondo Manson rappresentava un “mandato” da parte della band a innescare una guerra di razza uccidendo persone bianche e fare poi in modo che le autorità incolpassero persone di colore.

Carismatico, intelligente e manipolatore, Manson aveva conquistato la fiducia di molti giovani appartenenti ogni estrazione sociale, che vedevano in lui una figura paterna e un mentore. La ferocia delle sue azioni e l’assenza di ogni traccia di pentimento hanno reso Manson una figura iconica, “celebrato” in svariati libri (tra i più recenti, il romanzo Le Ragazze di Emma Cline), documentari, film (Quentin Tarantino starebbe lavorando a una pellicola su di lui) e serie tv (si è conclusa pochi giorni fa la settima stagione di American Horror Story dedicata alle sette in cui uno dei protagonisti impersona, tra gli altri, proprio Manson). Il celebre cantante Marilyn Manson, inoltre, non ha mai fatto mistero di aver preso da lui e da Marilyn Monroe l’ispirazione per il suo nome d’arte.

Degli altri membri della setta, Susan Atkins è morta di cancro mentre scontava la sua pena, mentre sono ancora detenuti Leslie Van Houten, Patricia Krenwinkel e Charles “Tex” Watson. Nessuno di loro si è mai pentito.