giovedì, Marzo 28, 2024
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È quasi NBA, analisi della Northeast Division

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Prima tappa ad Ovest nella nostra consueta analisi pre-season della NBA; si parte dalla Northeast Division dalla quale, probabilmente, solo una franchigia arriverà ai Playoffs. Oklahoma City Thunder è ovviamente la favorita, Utah Jazz e Minnesota Timberwolves sono due squadre molto talentuose ma troppo inesperte, a Denver gli stessi addetti ai lavori hanno molte perplessità su come possa andare questa stagione, mentre i Portland Trail Blazers dovranno ricominciare quasi da zero.

Portland Trail Blazers (51-31): Dire che i Trail Blazers sono una squadra da ricostruire è davvero riduttivo. Dall’Oregon sono partiti questa estate quattro dei cinque perni fondamentali della squadra: Aldridge, Batum, Matthews e Lopez. Il giocatore la cui assenza sarà più pesante è senza dubbio LaMarcus Aldridge, che in estate ha deciso di firmare con i San Antonio Spurs. Vero trascinatore in queste stagioni, con 23.4 punti e 10.2 rimbalzi di media nel suo ultimo anno al Moda Center, sarà sicuramente insostituibile nel breve termine. Il turning point per i Trail Blazers è stato l’infortunio di Wesley Matthews lo scorso marzo. Fino a quel punto della stagione si era vista un’ottima squadra, sia offensivamente che difensivamente. Un’assenza importante come quella di Matthews, considerato il prototipo di 3-and-D wing (giocatore abile sia nel tiro dall’arco che in difesa), ha pesato anche sul morale dei compagni, irriconoscibile nei Playoffs e sconfitti al primo turno dai Grizzlies per 4-1. Difficilmente Damian Lillard e compagni riusciranno ad essere tra le prime otto squadre ad Ovest, ma Dame Dolla ha dimostrato più volte di avere sangue freddo nelle situazioni critiche, e si spera quindi che possa reggere, da solo, il peso di questa squadra.

Out: Arron Afflalo e Robin Lopez ai Knicks; LaMarcus Aldridge a San Antonio; Joel Freeland e Dorell Wright ad oggi ancora free agents; Alonzo Gee a New Orelans; Nicolas Batum a Charlotte; Weslet Matthews a Dallas.

In: Al-Farouq Aminu dai Mavericks; Ed Davis dai Lakers; Maurice Harkless dai Magic; Phil Pressey dai Celtics; Mason Plumlee dai Nets; Noah Vonleh e Gerald Henderson dagli Hornets.

Starters: Lillard, Henderson, Aminu, Davis, Plumlee.

Oklahoma City Thunder (45-37): Le assenze di Kevin Durant e Serge Ibaka hanno impedito, nella passata stagione, il raggiungimento dei Playoffs. Non è bastato un Russel Westbrook da applausi a scena aperta, con undici triple doppie e 28.1 punti, 8.6 assist e 7.3 rimbalzi di media in stagione. Billy Donovan, nuovo allenatore, ha già avuto tutti i suoi uomini a disposizione nella prima partita di preseason vinta contro i Timberwolves. Con i big three a disposizione, restano comunque dubbi sulla possibile vittoria dell’anello per i Thunder, in quanto, anche in passato, Durant e Westbrook sono sembrati, a tratti, limitarsi l’un l’altro. Dion Waiters non sembra, quindi, il compagno ideale in questa situazione, essendo stato più volte criticato per il poco altruismo che mostra sul parquet.

Out: Perry Jones ai Celtics.

In: Cameron Payne scelta numero quattordici nel draft 2015.

Starters: Westbrook, Waiters, Durant, Ibaka, Kanter.

Utah Jazz (38-42): Potrà sembrare strano ai molti appassionati di basket che iniziano a seguire la stagione NBA solo nel mese di Aprile, ma le aspettative per l’imminente futuro dei Jazz non sono affatto basse. Franchigia che ha sicuramente il suo giocatore chiave in Gordon Hayward (19.3 punti di media lo scorso anno), la quale ha purtroppo subito un grave colpo già ad Agosto: Dante Exum, quinta scelta assoluta nel Draft 2014, non sarà disponibile per la stagione 2015/16 a causa della rottura del legamento crociato anteriore rimediata con la nazionale australiana. Rudy Gobert, centro titolare della Francia agli scorsi Europei, è pronto a dominare la lega sotto canestro. Non sarà facile raggiungere un posto per i Playoffs, ma i ragazzi di Quin Snyder proveranno a riportare, dopo l’era Stockton&Malone, Utah sulla mappa.

Out: Jeremy Evans a Dallas.

In: Trey Lykes scelta numero dodici del draft 2015; Jeff Withey dai Pelicans.

Starters: Burke, Burks, Hayward, Favors, Gobert.

Denver Nuggets (30-52): Nel non lontano Aprile 2013 i Nuggets chiudevano la regular season con un record di 57 vittorie e 25 sconfitte, sembrando una delle squadre con più potenziale a lungo termine della lega, con un gioco esplosivo e spettacolare. Da quel momento, invece, è iniziato il declino sportivo della franchigia. Prima l’addio di George Karl, poi i continui infortuni occorsi a Danilo Gallinari, e nella scorsa stagione le deludenti prestazioni di Kennet Faried e Ty Lawson, costringono i tifosi in Colorado ad abbandonare ancora per molto il sogno di potersi recare al Pepsi Center a Maggio inoltrato. Guardando gli aspetti positivi, vi sono alcuni interessantissimi giovani a disposizione di Michael Malone: Joffrey Lauvergne, power forward classe ’91; Jusuf Nurkic, centro classe ’94, sedicesima scelta nel draft 2014; last but not least, Emmanuel Mudiay, point guard classe ’96 e settima scelta nello scorso Draft. Come visto agli Europei appena un mese fa, Danilo Gallinari, al pieno della forma fisica, è un giocatore dominante. Sicuramente a Denver le speranze di poter raggiungere un improbabile posto ai Playoffs sono tutte nelle mani del nostro campione.

Out: Iam Clark a Oakland; Jamaal Franklin ad oggi ancora free agent; Ty Lawson ai Rockets.

In: Nick Johnson dai Rockets; Mike Miller dai Cavaliers; Emmanuel Mudiay settima scelta del draft 2015; Oleksiy Pecherovc dal BC Kalev/Cramo.

Starters: Mudiay, Foye, Gallinari, Faried, Nurkic.

Minnesota Timberwolves (16-66): Osservando il record vittorie/sconfitte della passata stagione, accanto al nome della franchigia dell’omonimo stato federale, sarebbe scontato pensare ad una delle squadre più deboli della lega. Così, però, non è. Mai come quest’anno, anche essendo una squadra molto giovane, i T’Wolves potrebbero regalarci una grande annata. Infatti, si è creato un mix, sulla carta, quasi perfetto, tra veterani e matricole. Da un lato abbiamo Kevin Garnett, tornato nello scorso anno nella squadra che lo ha lanciato come uno dei centri più forti del ventunesimo secolo, Andre Miller, Tayshaun Prince, Nikola Peković, Kevin Martin; dall’altro lato, invece, Ricky Rubio, che si appresta ad iniziare la sua quinta stagione NBA senza aver ancora dimostrato il suo vero potenziale, Zach LaVine, sophomore conosciuto ai più per la vittoria dello Slam Dunk Contest nell’ultimo All Star Game, il quale ha ottime capacità al tiro oltre che un eccellente atletismo, Adreian Payne anch’egli al secondo anno NBA, Andrew Wiggins, prima scelta al Draft 2014 e vincitore del premio come rookie dell’anno nella passata stagione, ma soprattutto Karl-Anthony Towns prima scelta del draft 2015.

Out: Anthony Bennet a Toronto; Chase Budinger a Indiana; Gary Neal a Washington; Justin Hamilton e Robbie Hummel ad oggi ancora free agents.

In: Tyus Jones scelta numero 24 del draft 2015; Andre Miller dai Wizards; Tayshaun Prince dai Pistons; Damjan Rudez dai Pacers; Nemanja Bjelica dal Fenerbahçe; Karl-Anthony-Towns prima scelta del draft 2015.

Starters: Rubio, Martin, Wiggins, Dieng, Anthony-Towns.

N.B: le destinazioni e le provenienze sono indicate al netto della free agency.