venerdì, Marzo 29, 2024
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NBA, GSW liquida anche la pratica Spurs: Curry immarcabile

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Dopo la vittoria per 34 punti arrivata contro i Cleveland Cavaliers di qualche gara fa, i Golden State Warriors hanno spazzato via anche gli altri rivali di questa stagione, i San Antonio Spurs alla Oracle Arena di Oakland per 120-90, con 30 punti di vantaggio. Ci si aspettava una delle partite più belle dell’anno, ma così non è stato. Warriors e Spurs hanno messo in scena nella notte italiana solamente la prima delle quattro sfide che li aspetta in questa Regular Season: lo spettacolo c’è stato, l’equilibrio no. Le partite di basket si giocano in quattro quarti, ma in questa stagione Curry e compagni giocano solo i primi tre, ovvero quanti necessari per debellare gli avversari. Un po’ di equilibrio si è visto solo nel primo quarto finito 23-29 per i californiani, ma Curry aveva comunque già messo 15 punti. Poi la partita si spezza, il secondo quarto finisce +15 GSW e il terzo addirittura +29. La squadra di Gregg Popovich non è mai riuscita, durante la gara, a mettere a referto un parziale che potesse anche minimamente impensierire Steve Kerr, e si è dovuta limitare a “contenere” con risultati discutibili l’esuberanza di Stephen Curry che anche ieri ha dato grande dimostrazione che per quest’anno il titolo MVP è già assegnato. Quello che più stupisce di lui, a parte i 37 punti e le 5 palle rubate in solamente 28 minuti di gioco (poco più di due quarti) è la sua capacità di ball-handling, che forse nessuno eguaglia nella lega, e la sua ingiocabilità, nel senso che quando alza i giri del motore è davvero difficile da marcare. Quando lo si guarda con la palla si rimane estasiati per come palleggia e per come muove il pallone sul perimetro aggirando qualsiasi avversario. Quando non ha la palla, forse cosa ancora più apprezzabile, fa continui giri intorno alla difesa avversaria circumnavigandola finché non riesce a eludere la marcatura (anche se sarebbe meglio dire le marcature) avversaria, puntualmente riceve e in qualsiasi posizione anche dietro l’arco spara la tripla. Appunto il suo 6-9 3FG è ormai routine, ma i tiri che prende lui, non li prende nessuno, per fortuna (sennò sai che figuracce!) e ogni volta specialmente quando tira da una posizione molto arretrata (quasi da centrocampo) l’unica cosa che si può pensare, al di là del tifo, è: “Ma no, non può mettere anche questa!