I ragazzi, si sa, in gita scolastica poco, pochissimo o nulla ascoltano e seguono le spiegazioni della guida, sono molto più attenti a guardare in giro, chiacchierare, farsi scherzi e detto sinceramente, passare una giornata fuori dalle mura scolastiche.
I docenti che accompagnano gli scolari in gita sono costretti a ricorrere a urla e grida per poter richiamare l’attenzione e a trasformarsi in vigili urbani.
Esiste un modo per catturare l’attenzione dei ragazzi in gita??? Il rimedio è una guida insolita ed alternativa:Pulcinella. Un Pulcinella virtuale che tramite tablet geolocalizzato via gps, spiega a mo’ di fiaba i segreti e le curiosità dei palazzi nei decumani, di piazze, santuari e chiostri della bella città di Napoli. L’idea è quella del “My Fair City”: una nuova app realizzata per i più piccoli e ancora in fase di sperimentazione. Da Palazzo Sansevero, a San Domenico Maggiore, fino a Palazzo Venezia: ogni spot rappresenta un punto d’interesse. Il programma è in grado di captare la vicinanza di un soggetto e di far partire automaticamente la spiegazione. Il percorso consisterà, precisamente, in una narrazione abbinata a giochi e indovinelli, più uno spettacolo teatrale a Palazzo Venezia, dove una dama del Settecento racconterà la sua giornata tipo.
Finanziamento. “My Fair City” è finanziata dalla Regione Campania con Fondi europei di sviluppo regionale (Fesr) e sarà lanciata entro la fine dell’anno sugli store digitali iOS e Android. La realizzazione è a cura di un network di imprese, università e centri di ricerca, composto da Space spa, cooperativa Le Nuvole ed università Suor Orsola Benincasa.
Il progetto si pone così come un ponte tra il mondo della scuola, troppo spesso chiuso e attento allo studio manualistico e i luoghi di cultura che ci circondano, i quali sono sfortunatamente ancora sconosciuti ai ragazzi e ai bambini che sono attenti ad altri orizzonti. Un’app di questo tipo è un connubio tra il divertimento e la conoscenza: approfondire la storia della città di Napoli in compagnia della maschera simbolo della città garantirebbe ai ragazzi la risata, l’attenzione ed un approccio sicuramente più veloce ed immediato alla conoscenza di alcuni saperi.