venerdì, Marzo 29, 2024
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Quando la camorra è cannibale

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Una camorra cannibale è presente nel quartiere del Bronx a San Giovanni a Teduccio, Napoli. Vive diffidente e agisce omertosa sotto gli occhi della povera gente, quella brava gente che purtroppo ha paura e deve tacere dinanzi agli occhi e alla presenza dei boss. Una camorra cannibale, che alleva (non è uno scherzo) quei giovani boss fin da bambini. Vengono preparati e messi a dieta, la dieta serve ad avere ragazzi con esili corpi perché in caso di arrivo della polizia vengono gettati dai balconi per non perdere la droga. Si allenano a sparare come un degno poligono cinematografico, ma quando non serve più il loro contributo vengono uccisi con atroci atti. Come è successo a Vincenzo, 19enne, che si era innamorato di un amore proibito. Tradito da un amico, il povero Vincenzo viene accompagnato con una scusa dal boss. Quest’ultimo a freddo e senza esitazioni fa partire il primo colpo alla zigomo e il secondo colpo all’occhio. Dalle indagini della polizia e dal verbale del compagno (che poi si è pentito) Vincenzo prima di morire ha detto al boss: “Che fai mi sparì nell’occhio!?” Vincenzo è morto dopo un’atroce agonia ed è stato lasciato da solo nella periferia di San Giovanni. È morto da solo come da sola è la gente, lasciata isolata dallo stato. La mancanza di occupazione e di studio purtroppo porta ai ragazzi ad allearsi con i clan. Il caso di Vincenzo non è l’unico nella zona di San Giovanni a Teduccio. La camorra li è una bestia, un animale senza animo. Quando finirà questo strazio? Quando è che finirà che la camorra mette le mani sulla città e decide chi deve vivere e morire? Quando finirà che noi del popolo smetteremo di essere omertosi e inizieremo a denunciare questi maledetissimi animali senza attributi (per non dire altro)?