venerdì, Marzo 29, 2024
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Recensione – “Duellanti” di Paolo Condò: cosa significa Mou vs Pep

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“È la paura della beffa, il segreto di queste diverse trepidazioni, perché cedere mentre si viene dominati è un evento nell’ordine delle cose, mentre farsi infilare quando sei in pieno controllo certifica la tua insipienza.”

Generalmente la dicitura “libro di calcio” tende ad avere una piccola carica negativa, nel senso che chi lo concepisce non gli dà la stessa dignità di uno normale romanzo. “Duellanti” di Paolo Condò è un racconto, dettagliato e precisissimo, che ci fa materializzare nell’Aprile del 2011 quando il Real Madrid di José Mourinho (al primo anno) e il Barcellona di Pep Guardiola (al terzo anno) si sfidano per quattro volte in 18 giorni. Il libro è stato pubblicato ad agosto 2016 dall’editore Baldini & Castoldi di Milano ed è una sorta di romanzo sui generis. L’autore Paolo Condò, è un noto giornalista del mondo del calcio, l’unico dei suoi colleghi nazionali ad avere il privilegio di votare per il Pallone d’Oro quindi stimatissimo anche all’estero; attualmente è opinionista di SKY. Il titolo del libro è ispirato da un film del 1977 dall’omonimo titolo di Ridley Scott.

Il racconto parte dall’antefatto di Athletic Bilbao-Barcellona, quando Guardiola era il capitano dei blaugrana e Mourinho il traduttore-assistente di Bobby Robson in panchina. La partita viene vinta per 2-1 dai baschi in rimonta e l’allenatore dell’Athletic Luis Fernández va a puntare il dito contro il giovane portoghese che aveva esultato oltremodo al momentaneo vantaggio. Ne scoppia una minirissa che viene sedata proprio da Pep che interviene a salvare José. Dall’essere esponente del Barça a diventarne il miglior nemico ce ne vuole e il libro racconta proprio tutte queste vicissitudini e Condò rivela anche diversi aneddoti deliziosi riguardo conversazioni ascoltate qua e là dagli addetti ai lavori.

Un lettore che si approccia a un libro del genere che ha quattro partite epiche come oggetto (ovvero il ritorno di campionato di Liga, la finale di Copa del Rey, e la semifinale di Champions League) si aspetterebbe il momento di spannung proprio in una di queste contese. Ma il vero spannung del libro sono le infuocate conferenze stampa della vigilia e i mind games del portoghese. Condò riporta quasi integralmente le conferenze stampa importanti e pur facendolo il libro non risulta affatto noioso anzi, ci si accorge che ogni parola davanti alla telecamere è funzionale ai minuti di gioco che ci saranno sul rettangolo. Il tutto viene raccontato come una vera e propria guerra fredda. 

Nonostante il risultato sportivo della contesa, noto a tutti non c’è quindi bisogno di fare spoiler, sembra però che abbia logorato di più chi invece ne è uscito vittorioso, tanto che alla alla vigilia dell’ultima partita Guardiola dichiarò: “Sono felice che questa serie di quattro gare sia quasi finita non ne potevo più di affrontare il Real Madrid“. E come suggerisce Condò invece di Real Madrid leggasi José Mourinho. Perché l’allenatore catalano non avrebbe voluto la guerra mediatica e le infinite schermaglie della vigilia ma solamente giocarsela sul campo, mentre per il rivale non c’era altra strada che questa per provare a sovvertire l’ordine tattico dei catalani.