Qualche tempo fa Gigi Buffon, portierone della Juventus e della Nazionale, ha rilasciato un’intervista a Calciomercato.it parlando di cosa gli piacerebbe fare una volta appesi gli scarpini al chiodo:
“Il calcio è il mio mondo da 32 anni. E ho avuto la fortuna di viverlo come un tarlo dal di dentro, ricavandone le mie verità. Il campo è la parte più bella, ti regala emozioni che danno senso alla vita. Un ruolo di allenatore con la sua quotidianità non mi piacerebbe. Un ruolo da c.t. invece non lo escluderei a priori: mi rimarrebbero le emozioni del campo, ma anche un po’ di libertà per dedicarmi ad altre cose”.
Parole riprese stamani dal giornalista Mario Sconcerti che al Corriere della Sera ha voluto dare qualche consiglio al numero uno:
“Buffon si candida con discrezione, Ventura rilancia a metà. Buffon dice che quando smetterà gli piacerebbe fare il c.t. dell’Italia, Ventura risponde che prima dovrebbe allenare qualche squadra. È una discussione pacata, ma intelligente, che contiene forse un piccolo pregiudizio iniziale: difficile chiedere a qualcuno in carica la qualità di chi può sostituirlo. Per me Buffon è una buona idea. È stato anni con Capello, Ancelotti, Lippi, Conte, Allegri, tutti grandi allenatori e quasi dello stesso tipo di calcio. Mi sembrerebbe strano non sapesse leggere una partita o sbagliasse clamorosamente una marcatura. Avrebbe l’esperienza e il fascino del fuoriclasse, una delle poche cose che i giocatori di oggi rispettano davvero. Per questo non è un uomo da tutte le stagioni. Secondo me Buffon è molto più da Nazionale che da squadra, i fuoriclasse non amano la routine, non la sanno trasmettere, hanno se stessi come esempio e sono esempi impossibili per i normali. Dirò di più, allenare lo sporcherebbe”.