venerdì, Marzo 29, 2024
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Roma – Richiesto l’ergastolo per Daniele De Santis

«L’ergastolo me lo do da solo, non me lo date voi. Non ho paura di morire, buffoni». Queste le parole di De Santis di fronte la richiesta di ergastolo dei pm Eugenio Albamonte e Antonino di Maio per l’ultrà che, il 3 maggio di due anni fa, colpì Ciro Esposito.

Per Ciro quei due colpi d’arma da fuoco poche ore dopo la partita Fiorentina-Napoli, finale di Coppa Italia giocata a Roma, furono letali. A nulla servirono le cure presso il Policlinico Gemelli, e dopo 56 giorni di agonia, Esposito perse la vita.

A distanza di 22 mesi dalla sua scomparsa, i pm chiedono l’ergastolo sostenendo inoltre che «De Santis non era solo […] ha agito preordinatamente per tendere un vero e proprio agguato ai napoletani». La procura ha, infatti, chiesto anche la condanna a tre anni di reclusione per Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, due tifosi coinvolti nella rissa che provocò il ferimento mortale di Ciro a poche centinaia di metri dallo Stadio Olimpico, e che a loro volta rimasero feriti nello scontro con De Santis.

La madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, commenta la richiesta dei magistrati a Tgcom24: “La richiesta di ergastolo deve essere un monito, non è una questione di soddisfazione: io ho perso mio figlio e nessuno me lo ridarà. Ma chi esce per uccidere ci deve pensare due volte”.

Da quel 3 maggio i rapporti tra le due tifoserie sono tesissimi: il Viminale ha disposto lo stop per le trasferte dei sostenitori ospiti in occasione delle gare al San Paolo e all’Olimpico. Lunedì 25 aprile potranno accedere a Roma-Napoli soltanto i tifosi del Napoli non residenti in Campania e in possesso della Tessera del tifoso. La mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, ha già fatto sapere che non si recherà allo stadio Olimpico, dove un anno fa furono esposti striscioni offensivi nei suoi confronti.

L’avvocato Pisani ha così commentato ai microfoni di Radio Crc: «Qualche minuto fa i pubblici ministeri, ricostruendo la dinamica un cui ha perso la vita Ciro Esposito, hanno chiesto l’ergastolo per Daniele De Santis. Nulla ci restituirà Ciro, anche oggi in aula Antonella Leardi piangeva. Hanno smontato la perizia tecnica, poi a fine maggio uscirà la sentenza. C’era anche il presunto assassino in aula, ancora in barella, il cui interrogatorio è stato usato per colpevolizzarlo in quanto si è contraddetto spesso. Il dolore della mamma di Ciro era enorme e l’ergastolo non è una consolazione, solo la rappresentazione della giustizia. Hanno provato a nascondere le macchie e le responsabilità, ma i pubblici ministeri hanno seguito bene le indagini e siamo soddisfatti che la giustizia abbia fatto il suo corso».