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ESCLUSIVA-Rosalia Cataldi:” Non c’è cosa più bella e gratificante di aiutare chi è meno fortunato e vedere nei sui occhi quella luce che ti ringrazia”

In esclusiva per Dailynews24 l’influencer Rosalia Cataldi.

Ci racconti chi è Rosalia Cataldi
Sono una ragazza pugliese trapiantata a Milano per studio e carriera. Sui social ho raggiunto circa mezzo milione di followers e vengo seguita per i miei messaggi positivi, sulla salute, sul benessere e sulla bellezza. La mia infanzia è stata da favola. Sono cresciuta con l’affetto di una famiglia unita e serena, trascorrevo le giornate tra scuola, studio del pianoforte e infiniti giochi con le mie sorelle o amici. Diciamo che sono cresciuta a “Pane & Disney” e sono stati proprio questi cartoni animati ad insegnarmi a sognare e che tutto è possibile nella
vita.
Sin da quando ero davvero piccola (avrò avuto 3 o 4 anni), ho sempre esposto questo desiderio di voler diventare medico per aiutare gli altri, nonostante in famiglia non ci fosse nessun medico e nessuno del settore. Con il passare degli anni, ho superato al primo colpo il così ambito test d’ingresso e finalmente ho potuto dare forma a quello che era il mio sogno. Andando avanti negli anni, grazie alla mia vocazione e al mio bisogno di voler curare con tutti i mezzi possibili e immaginabili, gli studi in medicina non mi bastavano più. O meglio, senza nulla togliere alla supremazia della medicina occidentale su tutte le altre, ho maturato l’esigenza di studiare altre discipline coadiuvanti per il benessere e la salvaguardia della salute
della gente.
Ecco il motivo per il quale mi sono diplomata in naturopatia, per fare prevenzione in soggetti sani che vogliano mantenere al meglio il proprio stato di salute o magari incrementarlo, per avere un quadro più completo sui vari possibili rimedi terapeutici e magari supportare ancora meglio quella che è la nostra medicina e accelerare i processi di guarigione del paziente. Per le stesse ragioni, la mia visione olistica della salute del paziente a 360°, mi ha portato a conseguire la Laurea in Psicologia negli States, in quanto la persona non è solo corpo, ma anche mente ed anima e bisogna conoscere a fondo tutte queste sfumature se si vuole
curare davvero con la giusta knowledge e con coscienza. Il prossimo step è quello di diventare chirurgo estetico, devo ammettere che si lavora e si studia tantissimo per raggiungere questo traguardo, ma diciamo che la determinazione è sempre stata una caratteristica che fortunatamente non mi manca.
Parlando di hobby invece, uno tra i miei preferiti è quello del viaggio. Vado spesso a Dubai anche perché ci vive mia sorella Flavia, ma comunque appena posso, adoro prendere un aereo e partire per mete esotiche e paesi così diversi dal nostro: trovo sia il modo migliore per scoprire nuovi posti di questo bellissimo pianeta, ammirare paesaggi mozzafiato e sconfiggere tutti quei preconcetti e barriere culturali radicalizzate nel corso della storia e insite nella nostra mente. Ho viaggiato parecchio anche per volontariato medico, in paesi estremamente poveri, dove ho conosciuto gente fantastica, sorrisi puri, veri…dove sono stata accolta come una sorella, dove ho ricevuto tantissima gratitudine, quando sono io in primis, a dover essere grata a tutti coloro, soprattutto i bambini, che mi hanno dato tanto,
tantissimo sotto ogni punto di vista, primo fra tutti quello umano. Consiglio a chiunque non l’abbia mai fatto, di pensare seriamente di fare questa esperienza che ti cambia la vita e il modo di vedere le cose. E’ come se ti dessero un paio di occhiali nuovi per vedere il mondo e finalmente riuscissi a guardare la vera essenza della vita, in un viaggio catartico di disintossicazione dalla superficialità e dai vizi del nostro tempo. Per partire basta solo aver voglia di aiutare il prossimo, di fare del bene e avere capacità di adattamento, in quanto l’acqua calda (o anche semplicemente l’acqua), i pasti giornalieri, i letti, il bagno e tutto ciò che rappresenta qualcosa di così scontato ed ovvio nella nostra società, saranno
solamente un ricordo. Per partire non c’è bisogno di essere medici, ingegneri, insegnanti, si aiuta come si può, con i mezzi che si hanno a disposizione, fidatevi e mi ringrazierete, perché vi cambierà la vita.
Oltre al viaggio, adoro la lettura, suonare il pianoforte e ascoltare della buona musica. Ho gusti musicali molto variegati: posso passare dal Valzer N. 2 di Shostakovich a Thunderstruck degli AC/DC, passando per la musica araba, indiana, brasiliana, andalusa ecc. Solitamente quando sono sotto la doccia o devo prepararmi per uscire, ascolto musica cubana o reggaeton oppure dopo cena mi piace ascoltare musica italiana retrò, come Mina, Bennato, De Andrè, Battiato, De Gregori e tutti gli altri grandi della musica italiana. Per cui ho davvero gusti eterogenei in base al mio stato d’animo e alla giornata.

Come sei diventa un influencer? Secondo te che ruolo avete nella
società di oggi?
Sono diventata influencer quasi per caso. Nel 2014 ho iniziato a pubblicare foto su Facebook in modo più frequente e quasi immediatamente mi sono arrivate inspiegabilmente centinaia di richieste di amicizia ogni giorno. Nel giro di una settimana avevo già il numero massimo di amicizie consentito sul profilo Facebook (5000), ragion per cui ho deciso di aprirne un secondo che però si è saturato in poco tempo anche quest’ultimo. Così ho pensato di aprire proprio una pagina, che da subito a riscontrato parecchio successo (ad oggi conta 125 mila followers) e di riflesso anche il mio account Instagram ha avuto il boom, rappresentando il social network che mi ha battezzata influencer, anche se non è mai rientrato fra le mie
ambizioni questo ormai diventato hobby. Con circa mezzo milione di followers, molti brands hanno incominciato ad interessarsi alla mia persona, proponendomi svariate collaborazioni dal fashion, al beauty, al fitness, al settore salute. Per mantenere autenticità e per rispetto nei confronti dei miei followers, cerco sempre di collaborare con i brand che davvero mi interessano, sia dal punto di vista puramente estetico, che etico. Ad esempio, non sponsorizzerei mai reggiseni o qualsiasi cosa che non rappresenti la mia persona e il mio modo di essere e comunicare.
Al giorno d’oggi il web e soprattutto i social networks, rappresentano il modo più celere ed efficace per parlare al mondo. Questa è un’ era in cui tutto è possibile, si possono conoscere persone da tutto il mondo, conoscere le varie culture, inventarsi nuovi lavori e reinventarsi, cooperare con colleghi dall’altra parte del globo e fare così tante cose che possono rendere migliore questo mondo. Oggi tutto è possibile più che mai e davvero tutti i sogni possono realizzarsi, ovviamente col duro lavoro e tanto impegno.
I social networks soprattutto, mi hanno consentivo di essere conosciuta non solo in Italia, ma a livello mondiale. Sicuramente rappresentano un’arma molto potente, soprattutto quando si è molto seguiti, ecco perché bisogna sempre lanciare messaggi positivi e costruttivi. Tutti noi abbiamo la responsabilità sociale del “dare il giusto esempio”, ecco perché, se si è esposti, non ci si può permettere di sottovalutare la potenza dei messaggi che veicoliamo con queste vetrine 2.0, soprattutto perché ci sono tante ragazze giovani pronte ad imitarci.

Hai anche un sito, Cataldi. bio, di che cosa si tratta?
Assieme a mia sorella Michela ho creato questo blog: www.cataldi.bio incentrato principalmente sulle cure naturali e bellezza naturale. Una novità del blog è il fatto che ci saranno tanti consigli e rimedi efficaci anche per gli uomini. Questa novità è dovuta al fatto che mi sono accorta che sul web non c’è tanto materiale soprattutto per curare la bellezza degli uomini con rimedi semplici ed efficaci. Per cui mi sono detta: “perché non iniziare a scriverli io?”. Oltre al blog ho anche dei canali youtube annessi. Dove ci sono parecchi rimedi healthy e beauty.

Ci racconti una tua giornata tipo?
Mi sveglio presto la mattina e sono impegnata tutto il giorno tra lavoro, studio e blog. Solitamente la sera la dedico al mio hobby di influencer programmando i post da pubblicare nei giorni successivi, all’editing del blog, alla lettura e al pianoforte, alternando un po’ questi miei hobbies. Per me non esistono weekends o festivi, dato che tutto quello che faccio, lo faccio per passione e con piacere.

Che rapporto hai con i social network?
Diciamo che li considero per quello che valgono, senza lasciarmi fagocitare da quella perfezione surrealistica ma non reale, che li caratterizza. E’ come se fossero dei castelli di cristallo campati in aria alla Dalì, dove rifugiarsi spesso e volentieri, ma non bisogna mai perdere d’occhio la meta, la routine della vita reale e ciò che conta davvero. Bisognerebbe considerarli piuttosto come delle vetrine dove poter esporre i propri sogni e progetti e condividerli con amici e chi ci segue. Personalmente tendo a lanciare sempre messaggi positivi e di crescita personale e cerco di aiutare tutti soprattutto nel settore del benessere e della salute.

Qual è il tuo sogno nel cassetto che vorresti realizzare?
Tutti i miei sogni sono convogliati in ambito della salute globale, della prevenzione e soprattutto della chirurgia estetica. Mi piacerebbe che tutti fossero a conoscenza del potere che hanno sulla propria salute, sul fatto che devono custodire e preservare al meglio il loro bene più prezioso e che i concetti di salute e bellezza si completano ed integrano l’un l’altro in una visione olistica della salute a 360°.

Ci racconta i suoi progetti futuri?
Carriera a parte, mi piacerebbe poter costruire una famiglia come quella a cui appartengo, piena di valori, principi etici e morali, forte ed unita. Sicuramente oltre al mio lavoro principale, mi piacerebbe poter continuare a lavorare in ambito web e social network, aiutare il benessere globale degli individui, scrivere e mi piacerebbe creare una linea di bellezza bio, ecosostenibile ed accessibile a tutti. Non nego inoltre, di volermi poter ritagliare un paio di mesi all’anno per progetti di volontariato: non c’è cosa più bella e gratificante di aiutare chi è meno fortunato e vedere nei sui occhi quella luce che ti ringrazia, anche se il primo “grazie” lo dico io, per quello che mi insegnano e per l’arricchimento umano che ne ricevo.

 

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