Francesco Gabbani (34 anni) è l’uomo dell’anno. Ebbene sì, lo si può definire tale poichè tra un mese e l’altro è riuscito a conquistarsi il suo spazio nel mercato discografico. L’anno scorso vinceva, in maniera rocambolesca, la sezione giovani del Festival di Sanremo mentre ieri sera si è aggiudicato il primo posto della 67esima edizione condotta da Carlo Conti e Maria De Filippi.
Colui che sta facendo “tremare” Fabio Rovazzi, a suon di Occidentali’s Karma, ci rappresenterà al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà in Ukraina, nello specifico a Kiev. Non ha ancora, confermato se riproporrà il balletto della scimmia ma appena si renderà conto del successo generato non potrà non esportarlo all’estero (almeno, si spera). Inoltre, Francesco Gabbani ha vissuto un anno molto intenso e pieno di soddisfazioni come donare una propria canzone al “molleggiato” Adriano Celentano, “Il bambino col fucile”, e vederne al cinema un’altra come colonna sonora del cine-panettone “Poveri ma Ricchi” con Christian De Sica. Con tutti questi impegni, dove avrà trovato il tempo per scrivere l’album e il tormentone odierno?
In attesa di ascoltare, meglio, il nuovo album cerchiamo di capire com’è riuscito a spodestare la favorita Fiorella Mannoia (II) mentre Ermal Meta (III). Ridurre tutto al ritmo e all’idea della scimmia sul palco è un pò superficiale dal momento che il testo è uno dei migliori di quest’edizione, in quanto esprime il suo spirito d’osservazione della realtà. Infatti, Francesco Gabbani parla di una generazione di uomini che non si è evoluta affatto ma semmai, involuta o quanto meno ferma al punto d’origine poichè si è tutti delle scimmie nude. All’interno della canzone, poi, ci sono: i tuttologi del web (quelli bravi che sanno tutto ma se gli chiedi la destra e la sinistra pensano unicamente agli arti superiori) e i selfisti anonimi (adolescenti, uomini e donne di mezz’età che scattano fotografie per ogni cosa sprecando l’attimo e il valore della quotidianità). Insomma, tanto stupida questa canzone non è ma soprattutto gli esseri umani ne escono con le ossa rotta. Come sempre, i messaggi contenuti nei brani non tutti li comprendono ma soprattutto, ognuno coglie ciò che vuole sentire.
Onore a chi ha lavorato con il vincitore di Sanremo 2017 nel produrre un brano che, nasconde più letture. Occidentali’s Karma non solo coinvolge ma è, anche, in grado di raccontare a che punto si trova la civiltà occidentale attuale. Si corre sempre dietro alle mode senza capire che è l’uomo a diventare demodè!
