venerdì, Marzo 29, 2024
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Tour della Francia in pullman, che passione

Viaggio in Francia, una passione. Visitare i Castelli della Loira è un privilegio per pochi. Ci sono compagnie di viaggio che organizzano viaggi in pullman cha partono da Roma e da altre città italiane e arrivano verso Parigi, per far gustare appieno tutta la bellezza parigina: ce ne è per tutti i gusti e per tutte le età, e l’atmosfera francese condisce il tutto per far godere appieno usi e costumi d’oltralpe. Il tutto dura una settimana, con i pullman della Tiva: si parte di mattina presto dalla Capitale e si raggiunge Bour en Bresse nella sera, dopo il confine francese: una breve occhiata alla cittadina, e poi tutti a pernottare in alberghi da 4-5 stelle. Il secondo giorno si visita il castello di Fontainbleau, nella Loira, famoso per le sue guglie e i suoi alambicchi. Atmosfere medievali, nella Loira, sono assicurate: il pranzo non è mai al sacco, se si scelgono i ristoranti nei dintorni c’è anche per il portafoglio un non so che di economico. Ma nessun viaggio in Francia può essere soddisfacente se non si dà una sbirciata almeno a Parigi e alla reggia di Versailles. Quindi, una passeggiata al Centro è garantita, poi via in albergo dopo aver mangiato in uno dei ristoranti del posto, sempre à-la-page. Notre Dame, l’Opera, piazza della Bastiglia, sono a un passo, così come l’Arco di Trionfo e il lungo Senna.Il giorno dopo, per chi ha bambini, c’è anche la possibilità di visitare EuroDisney: il pranzo è libero e il viaggio prosegue verso altre mete. La serata trascorre piacevolmente a Montmatre, patria degli artisti di strada, tra la piazzetta dei pittori e i formaggi francesi.
Per andare a Versailles ci vuole una mezz’oretta, ma il viaggio val bene una messa: si arriva a destinazione, si guarda attorno alla patria dei re e delle regine e si torna in pullman: destinazione un’altra meta, destinazione BloisAmboiseChenonceaux. E siamo soltanto al sesto giorno. Il bello dei castelli medievali della Loira – e questo è bene dirlo – è che sono posti da sogno: sono permessi spettacolini dal vivo di marionette e quant’altro, che strizzano l’occhio ai pupi medievali di origine siciliana. Si mangia e si beve, in Francia, e il buon vino e il formaggio francese non vengono lesinati al turista così come al parigino. Il viaggio è quasi al termine, e si può ritornare seguendo le tracce di Chambery e ritorno, per gusttarsi appieno il panorama: a Chambery, tra l’altro, c’è anche il famigerato “pulcin” della Minerva, molto simile a quello che si può trovare ancora oggi passeggiando nelle vie che affiancano il Pantheon capitolino. “amo l’aria di Parigi”, recitava un verso – e Duchamp ci ha fatto anche un’opera d’arte – ed è bene dirlo, si torna nella capitale e in Italia con una punta di nostalgia per il viaggio fatto. Meravigliosa Francia, così decantata dalle canzoni di Paolo Conte che, volendo, possono far da accompagnamento sia all’andata che al ritorno, come colonna sonora. Crociere in pullman? Perché no, lo spirito è giovanile, e disincantato, e l’atmosfera mai piccata.

Clara Fusato