venerdì, Marzo 29, 2024
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Unioni civili: il Papa frena. Famiglie arcobaleno in piazza

Mobilitazione in 100 piazze oggi, l’hashtag dell’evento è #SVEGLIATITALIA, lanciata da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit in occasione dell’inizio della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili: “scenderemo in piazza accanto a un pezzo importantissimo della società civile: associazioni, istituzioni, partiti, sindacati, liberi cittadini e cittadine hanno aderito in massa all’appello e annunciato la propria presenza ai presidi. Tutti assieme realizzeranno un flashmob, portando con sé sveglie e orologi con suoneria per sincronizzarli e suonare la sveglia al nostro Paese” (fonte ANSA).

La sfida dei “Cattodem” sulle Unioni Civili si traduce anche negli emendamenti al ddl depositati in Senato: seimilacento, di cui cinquemila della sola lega, una sessantina del Pd e nove dell’ala cattolica Dem. Tra questi restano i due, annunciati nei giorni scorsi, sulla trasformazione della stepchild adoption in “affido rafforzato” e sul “divieto della pratica di surrogazione di maternità”.

Anche Papa Francesco interviene sul tema delle unioni civili, invitando a non confonderle con l’istituto del matrimonio. Un intervento che avrà il suo peso e che si va ad aggiungere alla schiera di opinioni circolanti in questi giorni.  Il Pontefice durante discorso alla Rota romana, ha tenuto a ribadire la necessità di non confondere unioni civili e matrimonio. Per la Chiesa “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione. Quando la Chiesa, tramite il vostro servizio (dei giudici rotali, ndr) si propone di dichiarare la verità sul matrimonio nel caso concreto, per il bene dei fedeli, al tempo stesso tiene sempre presente che quanti, per libera scelta o per infelici circostanze della vita, vivono in uno stato oggettivo di errore, continuano ad essere oggetto dell’amore misericordioso di Cristo e perciò della Chiesa stessa“.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi taglia corto: “Sul ddl Cirinnà o si trova un’intesa o in aula ciascuno voterà secondo coscienza”.