mercoledì, Aprile 24, 2024
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Chicago, sparatoria. Ennesima accusa per la polizia

Dopo giorni di protesta contro la polizia di Chicago, la morte di due afroamericani per mano di un agente è la ciliegina sulla torta. Nelle prime ore del mattino, il Dipartimento di Polizia risponde ad una chiamata per rumori molesti.  La vicenda si risolve in una sparatoria, i due afroamericani Quintonio Legrier e Bettie Jones, di 19 e 55 anni, perdono la vita.

Non sono noti i particolari della vicenda, la polizia ha riferito soltanto che l’agente si è trovato di fronte ad un soggetto combattivo. La polizia ha dato il via a un indagine. Immediatamente le famiglie delle vittime hanno manifestato i loro dubbi e la loro indignazione: «la polizia ci difende e ci toglie la vita?» afferma Janet Cooksey, la madre di Legrier, studente della Norther Illinois University. Legrier aveva problemi mentali, ma, secondo la famiglia, non era un ragazzo violento. «Ci sono molte domande e nessuna risposta» afferma preoccupato il fratello di Jones, mamma di cinque figli e vicina di casa di Legrier.

Il Dipartimento della Polizia di Chicago è già sottoposto ad un’indagine federale per la morte di Laquan McDonald, ucciso dall’agente bianco Jones Van Dyke. Da giorni si stavano susseguendo manifestazioni contro il sindaco, Emanuel, e gli agenti. La sparatoria di oggi riaccende ancora più vive di prima le polemiche. Tuttavia, dal male si può sempre ottenere qualcosa di buono: «L’indagine federale – afferma Emanuel – ci renderà una città migliore. E’ nel nostro interesse, abbiamo bisogno di assistenza per per cambiamenti necessari e fondamentali».

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