martedì, Aprile 23, 2024
HomeCronacaScontri tra sunniti e sciiti, la guerra senza fine

Scontri tra sunniti e sciiti, la guerra senza fine

Una guerra che infuoca il Medio Oriente da anni, ma in questi giorni le fiamme ardono sempre più alte. Lo scontro tra sanniti e sciiti continua. L’avvento dell’anno nuovo porta con sé nuove vittime: il 2 gennaio in Arabia Saudita vengono giustiziate 47 persone, tra queste figurava il noto sceicco Nimr al-Nimr. Il governo saudita accusa i giustiziati di aver partecipato ad una serie di attentati compiuti da al-Qaeda tra il 2003 e il 2006. L’Iran per Riad appoggia il terrorismo.  La popolazione sciita decide di voler vendicare i suoi compagni morti in battaglia e dopo poche ore l’ambasciata saudita a Teheran brucia.

Nimr è stato uno dei leader del movimento di protesta nato nel 2011 nella Provincia Orientale del Paese. Il fedele religioso sciita aveva invitato la sua gente a lottare per dei diritti migliori e a cavalcare l’onda della Primavera araba.  Una lotta che, secondo Nimr, doveva  essere combattuta in modo pacifico. No alla violenza. Nel 2012 fu arrestato in circostanze misteriose, fu processato con l’accusa  di incitamento alla lotta settaria. Il 25 Ottobre fu deciso che avrebbe scontato la pena. Non ci è dato  sapere in che modo venisse trattato Namir, ma il suo corpo portava i segni delle torture. Dopo l’esecuzione il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore saudita a Teheran per esprimere protesta formale: «L’esecuzione di Nimr vi costerà cara». In piazza a Srinagar, in  Arabia Saudita a Quatif e a Bahrein la popolazione sciita ha manifestato contro la morte di Nimr chiedendo giustizia; esagerata la reazione a Teheran, dove i manifestanti, utilizzando bottiglie molotov, sono riusciti a entrare nella sede diplomatica e hanno  bruciato alcune stanze. La polizia ha fermato 40 persone.

La Guida suprema iraniana Ali Khamenei  scrive sul suo sito web: «Senza dubbio l’illegittimo spargimento di sangue di questo martire innocente avrà un effetto rapido e la vendetta divina si abbatterà sui politici sauditi». Per Ali il governa saudita ha commesso un errore politico nel uccidere Namir. La sua indignazione si rivolge anche alle forze occidentali:  «Perché non hanno detto nulla coloro che affermano di sostenere i diritti umani? Perché coloro che pretendono di sostenere la democrazia e la libertà supportano questo governo saudita».  Intanto, gli Stati Uniti cercano di calmare  le acque: «Riaffermiamo il nostro invito al governo saudita a rispettare e proteggere i diritti umani e a garantire procedimenti giudiziari equi e trasparenti”, afferma John Kirby, portavoce del Dipartimento di Stato Usa in un comunicato».

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME