La camorra, mostro silenzioso che agisce di nascosto, questa volta ha deciso di far rumore. Uno, due spari, fino ad arrivare a 25. Ieri sera, intorno alle 24, due scooter con a bordo 4 ragazzi hanno puntato la pistola contro una caserma dei carabinieri di Secondigliano, tormentata periferia Nord di Napoli, zona in cui la camorra intimorisce e fa da padrone.
Le indagini per capire davvero cosa sia successo ieri notte e chi sia il colpevole sono in corso. Per ora rimangono solo i segni: i vetri rotti delle finestre e l’intonaco distrutto della facciata. Non tutto il male, però, viene per nuocere: «Non ci facciamo intimidire – ha commentato il generale De Vita – l’azione di questa notte dimostra che la presenza dell’Arma sul territorio è incisiva e che le continue e martellanti operazioni di polizia giudiziaria danno fortemente fastidio e continueranno in maniera sempre più marcata».
De Vita, poi, ha fornito l’identikit di chi possa aver impugnato la pistola: «Con molta probabilità a sparare sono stati ragazzi molto giovani». Segue poi l’appello: «deponete le armi, la vita non è un videogioco o uno slogan sui social».
Anche il generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, oggi in visita alla caserma, ha espresso la sua vicinanza ai carabinieri che ieri erano di servizio; il generale come De Vita ha con fiducia sostenuto che «i militari della stazione, non si faranno intimidire da questo efferato atto».