Dopo 35 anni di processi, le assoluzioni per Piazza Fontana

Ci mise 35 anni la giustizia Italiana per arrivare ad una sentenza definitiva sulla strage di Piazza Fontana , sentezza che arrivò in Cassazione, terzo e ultimo grado di giudizio della giustizia Italiana. Il tre Maggio 2005 la corte di Cassazione assolse tutti gli imputati , obbligando al pagamento delle spese processuali i parenti e le parti civili coinvolte nel procedimento. Le indagini partirono immediatamente dopo il tragico giorno della strage avvenuta a Milano il 12 Dicembre 1969, furono giorni convulsi dalle mille tesi e dai mille indagati, gli ambienti battuti dagli inquirenti li portaro negli ambienti estremisti della fine degli anni 60.  Finalmente nel 1972 si riesce a portare alla sbarra alcuni esponenti di movimenti di estrema destra, il processo inizia a Roma ma presto viene trasferito a Milano per poi continuare  a Catanzaro visto i numerosi problemi  di ordine pubblico. Si arriva alle prime condanne negli anni successivi. Nel 1984 inizia un nuovo dibattimento processuale, il primo Agosto 1985 arriva la prima doccia fredda, la corte d’assise d’appello di Bari assolve tutti gli imputati per assenza di prove, la cassazione nel 1987 rende definitive le assoluzioni. A tappe vengono processati alcuni nuovi imputati , le procedure finiscono sempre in nuovi nulla di fatto. Negli anni novanta si aprono diversi scenari sempre più ampi e complessi, che scaturiranno in un nuovo processo che inizierà a Milano il 24 Febbraio 2000. il 30 Giugno dello stesso anno arrivano le prime condanne , tra cui spiccano gli ergastoli per Delfio Zorzi, Carlo Maria Maggi e Carlo Rognoni. Il 12 Marzo 2004 i tre ergastoli vengono cancellati e le altre pene vengono più che dimezzate . 11 anni fà arriverà in fine l’assoluzione finale, e la beffa delle  spese legali. Dopo questa sentenza dal ’69 ad oggi,  i mandanti,  gli esecutori materiali ed i favoreggiatori di una degli attentati più famosi della storia Europea rimangono ignoti, la bomba provocò 16 morti , numerosi feriti e quasi mezzo secolo di vuoto, un vuoto incredibilmente difficile da accettare.