giovedì, Marzo 28, 2024
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Napoli, corruzione nell’Arma: mazzette dalla camorra in cambio di informazioni

Mazzette in cambio di informazioni. E’ quanto hanno scoperto dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Napoli. Ad essere coinvolti direttamente sono un malavitoso legato alla camorra e un carabiniere. Ad essere arrestati, però, sono stati in cinque: oltre ai due carabinieri anche tre pregiudicati ritenuti legati ai clan Polverino, Nuvoletta e al gruppo emergente degli Orlando.

Infatti, in realtà i carabinieri coinvolti nella vicenda sono due, uno graduato e uno semplice: Francesco Papa, 36 anni, e Angelo Cantone, 35 anni. Chi più direttamente e chi meno. Cantone è accusato di corruzione aggravata e accesso abusivo a sistema informatico ed è finito in carcere, insieme ai pregiudicati. Papa, invece, è indagato solo per concorso in accesso abusivo. Perciò non è stato arrestato ma ha il divieto di dimora a Napoli, Caserta e nelle rispettive province. Da parte dell’Arma è arrivata immediatamente la sospensione per i due carabinieri coinvolti.

Le altre persone finte in cella sono i pregiudicati Angelo Di Maro, 37 anni; Francesco Sepe, 49 anni, che si trovava ai domiciliari e Massimo D’Onofrio, 42 anni. Il gip, inoltre, ha disposto i domiciliari per l’intermediario, Domenico De Martino, 68 anni. I pregiudicati si occupavano prevalentemente di spaccio di stupefacenti e si servivano delle informazioni che i carabinieri gli fornivano riguardo alle indagini. Infatti nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 80 chilogrammi di droga, tra hashish e marijuana, una pistola a salve calibro 9 e 4890 euro in contanti. L’intermediario, invece, stava organizzando il trasferimento di uno dei due carabinieri.