martedì, Aprile 23, 2024
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69° Festival di Locarno, ritorna la kermesse del cinema internazionale

Dal 3 al 13 Agosto il cinema internazionale d'autore sul Lago Maggiore

Al via il Festival del cinema di Locarno. La cittadina svizzera sul Lago Maggiore ospiterà dal 3 al 13 Agosto artisti internazionali, star del cinema e diciassette registi che si contenderanno il Pardo d’oro 2016.
La 69° edizione sarà dedicata ai registi Abbas Kiarostani e Micheal Cimino, scomparsi di recente, che rappresentano il tipo di cinema che il festival vuole supportare e difendere, un cinema libero, sperimentatore e coraggioso, come afferma il direttore artistico Carlo Chatrian.
Il programma di quest’anno denota il ritorno allo spirito originale del festival: politico, poetico, visionario e anticonformista, come ci conferma la
densa agenda degli ospiti. Alejandro Jodorowsky, regista, ma anche scrittore, poeta, artista “psicomagico” cileno, vincitore del Pardo d’Onore, apprezzato per la sua capacità di connettere arte e vita, realtà e finzione. La platea potrà ammirare quattro delle sue opere visionarie: l’ultimo capolavoro “Poesìa sin fin” (2016), ma anche “La danza de la Realidad” (2013), “La Montana Sagrada” (1973) e “Santa Sangre” (1989).
Roger Corman, produttore e regista, re dei B Movie, di cui sarà proiettato “The Intruder”, flop ai botteghini nel 1962, ma osannato nell’uscita in dvd nel 2000 come manifesto contro la segregazione razziale.
Bill Pullman, vincitore dell’Excellence Award Moet&Chandon, riceve il giusto riconoscimento a quella versatilità che gli ha permesso di fare la spola tra la fantascienza e il cinema d’autore al fianco di Wim Wenders e David Lynch. La nostra Stefania Sandrelli sarà sul Lago Maggiore per ritirare il Leopard Club Award e per assistere alla proiezione in Piazza Grande de “Il Conformista” in cui Bertolucci la scelse come protagonista. Mentre Ken Loach, dopo la Palma d’Oro, torna a Locarno presentando il suo ultimo film “I, Daniel Blake”. Ricevono il Pardo alla carriera  Jane Birkin e Mario Adorf. Concepito come un festival che vuole oltrepassare le frontiere, il concorso internazionale rimane fedelissimo alla sua vision anche quest’anno. Diciassette i film in gara, in una panoramica che non conosce confini: dal Giappone al Portogallo, dalla Bulgaria alla Tailandia, passando dalla Corea e la Malesia. Tutti in prima mondiale. A fianco ai cineasti affermati, i giovani talenti, i Pardi di Domani, presenteranno quaranta opere, di cui ventotto internazionali e 12 svizzere. Variegate le proiezioni sul maxi-schermo in Piazza Grande, tra blockbuster, film d’autore e debutti cinematografici. Qui all’aperto, gli spettatori potranno finalmente placare l’attesa del nuovo “Jason Bourne” con Matt Damon in prima fila.
Fa già discutere il film d’apertura “The Girl without All the Gifts” del regista scozzese Colm McCarthy, che ci proietterà in un futuro distopico intriso di scottanti temi d’attualità. La chiusura del festival sarà affidata a “Mohenjo Daro” di Ashutosh Gowariker, che segna il ritorno di una grande produzione indiana con il suo mix di epica, musica e danze.
Intanto nella preview del 31 Luglio il dovuto omaggio a Bud Spencer con la proiezione dell’intramontabile “Lo chiamavano Trinità”.

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