martedì, Marzo 19, 2024
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Aggredito marocchino nel Cuneese: il padre voleva punire l’omosessualità del figlio

Non poteva accettare l’omosessualità del figlio 18enne. Così ha deciso  di porre fine alla relazione amorosa dei due giovani. Di notte fonda, facendosi aiutare da un amico, ha pestato a sangue il ragazzo di suo figlio. Una vera e propria spedizione punitiva. La vittima non ha neanche avuto il tempo di capire che cosa stesse succedendo.

Il colpevole è un professionista di Alba, nel Cuneese. La vittima, un giovane marocchino. L’aggressione risale a due settimane fa. Inizialmente si pensava ad una band di ragazzini. Poi i carabinieri, grazie alle telecamere della zona e ad alcuni interrogatori, sono riusciti a risalire alla verità.

Quella notte, il 18enne e il suo ragazzo si erano dati appuntamento vicino al distributore Erg di Benevello. Il padre era riuscito a scoprire tutto. Così si è appostato insieme ad un suo complice e hanno aspettato. Non conoscendo il giovane marocchino, hanno prima fermato e aggredito un altro guidatore. Poi, avendo riconosciuto di aver sbagliato, lo hanno lasciato passare. Si sono nascosti di nuovo. Dopo poco è arrivata la macchina giusta.

Il marocchino e l’amico che era in macchina con lui sono stati aggrediti e picchiati. Poi, gli aggressori sono fuggiti lasciandoli nel parcheggio del distributore. Ad avere la peggio è stato proprio l’amico: prognosi di tre mesi.  Il marocchino, invece,  se l’è cavata con una prognosi di una ventina di giorni.