Non poteva accettare l’omosessualità del figlio 18enne. Così ha deciso di porre fine alla relazione amorosa dei due giovani. Di notte fonda, facendosi aiutare da un amico, ha pestato a sangue il ragazzo di suo figlio. Una vera e propria spedizione punitiva. La vittima non ha neanche avuto il tempo di capire che cosa stesse succedendo.
Il colpevole è un professionista di Alba, nel Cuneese. La vittima, un giovane marocchino. L’aggressione risale a due settimane fa. Inizialmente si pensava ad una band di ragazzini. Poi i carabinieri, grazie alle telecamere della zona e ad alcuni interrogatori, sono riusciti a risalire alla verità.
Quella notte, il 18enne e il suo ragazzo si erano dati appuntamento vicino al distributore Erg di Benevello. Il padre era riuscito a scoprire tutto. Così si è appostato insieme ad un suo complice e hanno aspettato. Non conoscendo il giovane marocchino, hanno prima fermato e aggredito un altro guidatore. Poi, avendo riconosciuto di aver sbagliato, lo hanno lasciato passare. Si sono nascosti di nuovo. Dopo poco è arrivata la macchina giusta.
Il marocchino e l’amico che era in macchina con lui sono stati aggrediti e picchiati. Poi, gli aggressori sono fuggiti lasciandoli nel parcheggio del distributore. Ad avere la peggio è stato proprio l’amico: prognosi di tre mesi. Il marocchino, invece, se l’è cavata con una prognosi di una ventina di giorni.