sabato, Aprile 20, 2024
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Al Bambino Gesù 2 robot aiutano a recuperare l’uso delle mani, così la riabilitazione diventa un gioco

Si chiamano “Arm e Hand”, cioè “braccio e mano” e “Wrist”, cioè “polso”, i due nuovi robot per la neuroriabilitazione dei piccoli pazienti del Bambino Gesù, che aiuteranno i bambini dai 3 anni in su a recuperare l’uso della mano e dell’arto superiore: tornare ad afferrare e manipolare oggetti è lo scopo dei sistemi InMotion “Arm e Hand” e “Wrist”, i primi di questo tipo ad essere installati nel Lazio. Si tratta di robot di ultima generazione progettati per il recupero della funzionalità dell’arto superiore nei pazienti con disabilità motorie dovute a danni neurologici, congeniti o acquisiti.

Robot per la riabilitazione delle mani (foto ansa)
Robot per la riabilitazione delle mani (foto ansa)

Utilizzati nei centri internazionali di riabilitazione più avanzati possono essere adattati alle difficoltà funzionali durante la crescita, a partire dall’età di 3 anni e consentono di applicare i più moderni principi di apprendimento motorio, supportando e correggendo i movimenti delle braccia dei piccoli pazienti. Dal momento che spesso in pazienti così piccoli il percorso di riabilitazione è difficile e complesso e viene vissuto con ansia durante questa fascia d’età, i due robot hanno un display attaccato a strutture meccaniche che riescono a simulare gli stimoli prodotti da un videogioco. Sfruttando le immagini, i più piccoli vengono spinti a eseguire movimenti e ad assumere posture corrette, il tutto in maniera giocosa e per niente noiosa.

Arm e Hand (foto ansa)
Arm e Hand (foto ansa)

“Arm e Hand” consente l’alloggiamento dell’avambraccio e della mano e interagisce con i tentativi di movimento del paziente, guidando l’evoluzione della spalla e del gomito, indispensabili per raggiungere gli oggetti, e le dinamiche di apertura e chiusura della mano, necessarie per compiere l’azione di prendere e lasciare. “Wrist” invece interagisce con i movimenti del polso e si integra al precedente modulo.

Grazie alla donazione della Fondazione Roma, i nuovi macchinari vanno ad arricchire la dotazione tecnologica del MarLab, il laboratorio di Analisi del Movimento e Robotica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Siamo lieti – dichiara il Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele – di proseguire la nostra collaborazione con il MARLab dell’Ospedale Bambino Gesù. Dopo il progetto Lokomat, che ha consentito a bambini con disabilità motorie di tornare a camminare, questa volta ci siamo focalizzati sui deficit degli arti superiori, che limitano gravemente l’autonomia personale e la partecipazione scolastica e sociale dei piccoli pazienti. Questa iniziativa conferma la vicinanza della Fondazione Roma al mondo dell’infanzia e la sua attenzione nei confronti della salute, un impegno troppo spesso dimenticato dai media”.

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