Il Natale non è Natale senza l’uscita al cinema del cosiddetto cinepanettone. Se poco tempo addietro era una piacevole tradizione attendere e andare a vedere il fatidico “Natale a…”, è da qualche anno ormai che si limitano ad uscire nelle sale commedie più generiche (ma che non celano troppo la faccia da cinepanettone) e piuttosto mediocri rispetto agli anni precedenti.
Quest’anno, l’attore e conduttore Paolo Ruffini, già regista di film come Fuga di Cervelli e Tutto molto bello, ha avuto una discutibile illuminazione: Super vacanze di Natale. Ma di cosa si tratta, precisamente?
Questo prodotto cinematografico non può considerarsi un cinepanettone vero e proprio e, volendo essere pignoli, non potrebbe neppure considerarsi un vero e proprio film; si tratta semplicemente di un susseguirsi di varie scene estrapolate dai cinepanettoni più famosi del passato, con la volontà di celebrare i 35 anni di cinepanettoni della Filmauro.
Nonostante l’idea del medley nostalgico possa risultare simpatica al primo impatto, bisogna pensare razionalmente ed evidenziare la maggiore critica che è stata mossa a Ruffini e al film: è davvero necessario pagare un biglietto al cinema per guardare un insieme di clip che oggigiorno si può trovare comodamente a casa propria, su youtube? Si parla, infatti, di semplici clip comiche messe assieme senz’alcun filo logico, separate ogni volta dalla slide con il titolo, che mostrano storici interpreti come Christian De Sica, Massimo Boldi, i Fichi d’India, Ezio Greggio, Diego Abatantuono, Enzo Salvi, in alcune delle gag più amate.
Come se ciò non bastasse, il film ha ricevuto critiche scettiche, per non dire negative, proprio da parte di Christian De Sica e Massimo Boldi, infastiditi di non esser stati neppure avvertiti del progetto. Quest’ultimo avrebbe addirittura querelato Aurelio De Laurentiis per aver distribuito la pellicola in concomitanza con un altro cinepanettone, Natale da chef, in cui Boldi è protagonista.
Forse l’idea sarebbe stata buona un po’ d’anni fa, quando non c’era internet, ma oggi il tutto risulta solo una mera operazione commerciale, anche piuttosto azzardata se si considera l’uscita nelle sale italiane, nello stesso periodo, dell’attesissimo ottavo episodio di Star Wars – Gli ultimi Jedi.
Dunque, ci si domanda, in un’Italia le cui idee cinematografiche stanno prendendo una piega assolutamente positiva…ce n’era davvero bisogno?