Alfredo Rampi solo sotto l’occhio della TV

Quando il dolore diventa Auditel televisivo

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Alfredino_Rampi

Alfredo Rampi era un bambino di appena 7 anni, vivace come tutti i ragazzi della sua eta’, si godeva le feste scolastiche giocando al calcio, magari imitando Pruzzo, bomber storico della Roma scudettata. Figlio di Ferdinando Rampi operaio modesto e soprattutto lavoratore tutto amore per la famiglia. L’11 giugno 1981 era una giornata torrida, calda, la gente andava a Frascati a godersi il sole e il mare del bel Lazio, nella radio spopolava Cicale di Heather Parisi e nelle sale cinematografiche scoppia il fenomeno “Il tempo delle mele”. Erano appena le 13 e a Vermicino, comune vicino Frascati, Alfredo aveva appena lasciato il padre avvisandolo che sarebbe andato dalla nonna. Alfredo non sapeva che sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto il padre. Alfredo sarebbe diventato un fenomeno televisivo nella sua terribile storia e tragico destino. Erano dopo le 13 quando il tg 2 in diretta televisiva, avvisa ai telespettatori che da un pozzo proviene l’urlo e il pianto del bambino che chiama la sua mamma. Era il suo grido disperato. Le truppe della Rai si buttarono di getto nel Vermicino per cercare poi di fare una diretta televisiva che sarebbe durata tutta la giornata. Arrivò sul posto anche il presidente Pertini che teneva forte le mani della mamma di Alfredo. Questi riuscì nel suo fatale destino a unire un paese intero, lo stesso paese che l’anno successivo sarebbe diventato campione del mondo con l’urlo di Tardelli e la famosa partita a scopa tra Bearzot e lo stesso Pertini. Era l’italia della strage di Bologna, delle brigate rosse. La storia di Alfredo si univa alle tanti strage che il paese aveva già vissuto. La sua storia diventa una sorte di grande fratello di adesso con le telecamere che non lasciarono un attimo quella maledetta giornata. Già da allora il dolore diventa un fenomeno televisivo, le grida e i dolori dei coniugi Rampi aiutarono la Rai nel suo Auditel. Alfredo rimarrà solo non ce la farà, come soli rimasero quei poveri vigili del fuoco che con tutto le loro forze vollero (ma non ci riuscirono) salvare il povero Rampi. Alfredo se ne andò, solo, solo sotto gli occhi di una telecamera. La televisione diventò l’unico mezzo. A giugno saranno 35 anni che Alfredino non c’e piu. Chissa’ come sarebbe stato adesso, di sicuro come suo padre. Sarebbe diventato anche lui un ottimo padre. Di Alfredo rimane soltanto un ricordo di un bambino con una canottiera bianco e pantaloncini di jeans.