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Amici, parla Nunzio Stancampiano: ”Raimondo Todaro si è vendicato”.

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Il ballerino Nunzio che ha partecipato alla sfida di Amici 21 ieri, sabato 27 settembre 2021, ha rotto il silenzio e ha parlato della sua sconfitta citando anche Raimondo Todaro. A quanto pare Nunzio non ha preso affatto bene il fatto di dover tornare a casa e che al posto suo ci sia Mattia.

AMICI, PARLA NUNZIO: ”RAIMONDO TODARO SI è VENDICATO” – Durante la seconda puntata di Amici 21 è andato in scena lo scontro tra Nunzio e Mattia per assegnare il banco di latino messo a disposizione da Raimondo Todaro. Quest’ultimo però ha deciso di non assegnare il banco direttamente ma ha scelto con la produzione di lasciare il compito ad una commissione esterna. Nunzio, che alla fine non ce l’ha fatta contro Mattia, dopo esser stato eliminato da Amici 21 ha scritto un lunghissimo sfogo su Instagram.

Le sue dure parole erano rivolte principalmente proprio al ballerino di latino americano Raimondo Todaro: “Non si é comportato da uomo Todaro, perché ha rivelato a tutta Italia che persona é. Si è vendicato di un bambino di tredici anni negandogli un’opportunità bella ma l’ha buttata sul personale, doveva essere oggettivo. Non ne capisci niente di danza se dici ‘Per me’ nella danza, la danza é oggettiva”.

LO SFOGO DI NUNZIO – Ma le parole di Nunzio non sono terminate qui. Il ragazzo ha voluto ribadire ancora una volta cosa pensa del maestro di ballo: “Lui ha fatto come Ponzio Pilato, se n’è lavato le mani. Non c’è mai stata competizione con Mattia, ma non ce n’è competizione per davvero e parlano le carte. Non aveva chance contro di me, l’aveva detto pure lui tanto che era oggettiva come cosa”.

Ha poi proseguito dicendo: “All’inizio non sapevo di trovare Raimondo Todaro, ma quando l’ho saputo ho detto ai miei che sarei andato a casa per una ripicca ad un bambino di tredici anni, perché quando sono andato via dalla sua scuola di ballo avevo tredici anni. Ora, dal momento che mi viene dato l’aggettivo raccomandato direi che dovete vedere come usare le parole, perché forse era più raccomandato quell’altro“.