Dopo l’elegantissimo “Ragione e sentimento” di Ang Lee, il piacevole “Emma” di Douglas McGrath e l’intenso “Orgoglio e Pregiudizio” di Joe Wright con Keira Knightley, dal 7 dicembre è possibile vedere al cinema “Amore e inganni” di Whit Stillman, il film ispirato a uno dei romanzi giovanili meno noti di Jane Austen: “Lady Susan“.
Conosciamo le eroine di Austen come ragazze e donne giovani, forti e di belle speranze, tuttavia, Lady Susan, la protagonista di “Amore e inganni” (interpretata da una splendida Kate Beckinsale), è la classica e settecentesca vedova cinica, opportunista ma ancora piacente intenzionata a sistemare sè stessa e la figlia Frederica con un vantaggioso matrimonio di convenienza.
Lontano dagli ideali “pre-romantici” dei diversi romanzi austeniani, il film di Stillman racconta un’Inghilterra di fine settecento feroce celata sotto una cortesia falsa e ipocrita: una società in cui per cui il lavoro non è proprio di una donna nè tantomeno consono ad essa, una società in cui è rigida la divisione tra i sessi ma che, riesce a riscattarsi, proprio grazie all’inganno e all’imbroglio. Unica pecca del film, tra l’altro divertente e ricco di humor, è il linguaggio estremamente complesso e raffinato che non lo rende una pellicola comprensibile a tutti.
