venerdì, Aprile 26, 2024
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Anacapri finisce in tribunale. Barriere architettoniche insormontabili

Capri è da sempre l’isola della bellezza. Conosciuta in tutto il mondo per i suoi luoghi simbolo, tra questi i Faraglioni, la Grotta Azzurra, ma anche e soprattutto il belvedere della Migliera.

Il punto migliore e più alto dell’isola, da cui godere di una vista mozzafiato. Proprio quest’ultimo luogo è stato oggetto di una denuncia da parte di Christian Durso. Un ventisettenne disabile, che per colpa di quattro gradini, non ha potuto raggiungere il belvedere.

La vicenda risale a diversi anni fa, e in quella occasione Cristian fu appoggiato anche dal Quirinale.

Ora la vicenda è finita in tribunale, e il 13 maggio si terrà a Napoli la prima udienza della causa per il risarcimento danni chiesto dal disabile al Comune di Anacapri.

Prima di giungere in tribunale, il giovane aveva scritto al presidente Mattarella, il quale in risposta scrisse due lettere.

Nella prima, il Presidente si è rivolto alla Prefettura di Napoli, affinché sollecitasse il Comune per poter attuare “ogni concreta iniziativa di sostegno” a Durso.

Mentre nella seconda si è rivolto propriamente a Christian mostrando l’attenzione che ha verso il suo caso. Il Presidente ha invitato il giovane a “non scoraggiarsi“, e si auspica che il suo caso, “possa trovare positiva soluzione“.

Il Comune di Anacapri, però, malgrado una sollecitazione anche da parte della soprintendenza alle Belle arti e al Paesaggio finora non ha risposto. La proposta era quella di redigere un progetto per la rimozione degli scalini.

Per questo il ragazzo ha portato la questione in tribunale, in quanto, come ha ammesso: “Temo sia l’unico modo per costringere l’amministrazione ad abbattere la barriera architettonica“.

Inoltre ha anche detto che: “Se dovessi ottenere dei soldi, ne devolverò metà ad associazioni impegnate al fianco dei disabili, e l’altra metà per creare un fondo a favore di iniziative contro le barriere”.

Come andrà a finire questa vicenda lo sapremo il 13 maggio. Per ora possiamo solo sperare che tutte le barriere architettoniche siano eliminate, così da rendere l’isola un luogo ancor più accessibile e bello.

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